Lo stadio del Milan a San Donato? Se non se ne farà nulla, la società Sportlifecity, partecipata al 90% dal Diavolo, rimborserà al Comune le spese per consulenze e pratiche amministrative. A darne notizia è il consigliere comunale di opposizione Guido Massera, che su questo tema ha protocollato un’interrogazione all’ente locale. Nella risposta, riportata dallo stesso Massera, si rende noto che la società che ha depositato la richiesta di variante urbanistica per la costruzione dello stadio "s’impegna a rimborsare all’Ente i costi istruttori sostenuti, nella misura massima di 220 mila euro, qualora la scelta di non realizzare lo stadio a San Donato fosse ascrivibile a scelte e valutazioni dell’A.C. Milan"’.
Una forma di tutela per il Comune, da mesi impegnato nell’iter tecnico-burocratico per la valutazione del progetto relativo alla creazione di un’arena da 70 mila posti nell’area San Francesco. Ma la copertura economica in caso di rinuncia da parte del Milan non piace al Comitato "no stadio", che afferma: "Questa apparente generosità può trasformarsi in un boomerang. Dire no alla variante, o sospendere l’Accordo di programma, vorrebbe dire per il Comune aver impiegato le proprie risorse, senza poi vedersi riconosciuti gli oneri sostenuti".
Nonostante il Milan stia prendendo in seria considerazione l’ipotesi di un San Siro bis, con la riqualificazione dell’area che ospita il Meazza e la realizzazione di un nuovo stadio, in condivisione con l’Inter, accanto a quello già esistente, per i rossoneri resta in essere, al momento, anche l’opzione San Donato. Lo dimostrano le dichiarazioni del presidente del Milan Paolo Scaroni rilasciate durante lo ‘Sport Industry Talk’ organizzato da Rcs al Maxxi di Roma. "Sono ottimista per il percorso del nuovo San Siro – ha detto il numero uno del club rossonero –, ma ci sono state sempre tante sorprese in passato, per questo teniamo ben aperta la porta di San Donato. Stiamo valutando l’ipotesi del 2018, ovvero trasformare l’area di San Siro con un nuovo impianto, ma mantenendo alcune caratteristiche architettoniche".
Alessandra Zanardi