Lo sport scende in campo "Troppo cari luce e gas"

Lettera di otto assessori al Governo. Martina Riva: "Bisogna tutelare il settore. A Milano già prorogate le concessioni per gli impianti ma serve un aiuto ulteriore"

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Fronte comune contro il caro bollette che colpisce gli impianti sportivi pubblici. L’assessore milanese allo Sport Martina Riva, insieme ai colleghi assessori di Roma, Torino, Napoli, Bologna, Firenze, Bari e Palermo, ha scritto una lettera al presidente del Consiglio Mario Draghi, alla sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali e ai presidenti delle Commissioni di Senato e Camera per manifestare preoccupazione per le conseguenze del caro bollette di luce e gas sulla gestione degli impianti sportivi e delle piscine.

"Tra i tanti mondi che gridano aiuto visto l’inasprimento della situazione pandemica, c’è anche quello dello sport – spiega la Riva –. Per questo, dopo l’incontro di ieri (mercoledì, ndr) con la sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali, come assessori allo Sport abbiamo lavorato di squadra per chiedere al Governo di non sottovalutare il rischio di mettere in ginocchio un settore fondamentale, che permette a decine di milioni di italiani di condurre uno stile di vita corretto e di generare un concreto risparmio persino al servizio sanitario nazionale". L’assessore, subito dopo, svela che Milano è già corsa ai ripari un anno fa, almeno in parte, contro le conseguenze negative provocate dall’emergenza Covid: "Le proroghe delle convenzioni relative all’affidamento in concessione d’uso degli impianti sportivi di proprietà comunale effettuata nel 2020 sono state un primo intervento per sostenere l’attività dei concessionari al fine di evitare una loro crisi irreversibile. Ora però ci risiamo e occorre un altro deciso intervento al fine di consentire e agevolare un riequilibrio economico-finanziario dei bilanci dei concessionari". La Riva, infine, aggiunge che "intervenire per garantire la gestione degli impianti sportivi significa presidiare il territorio e assicurare la sopravvivenza di una adeguata offerta sportiva a tutti i milanesi. I concessionari, in questi mesi duri, hanno dovuto affrontare spese ingenti per la riqualificazione degli impianti, per garantire le condizioni minime di sicurezza tra gli atleti e un numero di presenze drasticamente ridotto per il necessario distanziamento tra le persone: non si può non intervenire".

Tornando alla lettera congiunta delle otto città, i rispettivi assessori allo Sport – nelle cui città vivono quasi 22 milioni di cittadini – hanno messo a punto una serie di proposte. In particolare le richieste riguardano "un’operazione helicopter money, che permetta agli enti locali e a tutti i soggetti attualmente gestori di impianti sportivi e natatori di sostenere questo ulteriore impatto, con un contributo straordinario di due miliardi di euro, da destinarsi in maniera proporzionale ai reali costi da sopportare; l’estensione del bonus 110% che superi il limite della possibilità di intervento solo sui locali spogliatoi, come al momento attuale; la possibilità di prolungare le concessioni per tutti i gestori di impianti sportivi nei casi in cui le condizioni economiche applicate risultino non coerenti con il mutato quadro complessivo e nei casi in cui i concessionari si impegnino a interventi di riqualificazione e implementazione dell’impianto".

Massimiliano Mingoia

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