L’ispettore Barzocchini va in pensione: "Continuerò ad essere sempre un poliziotto"

Cassanese "d’adozione". Cavaliere della Repubblica. Falcone, il suo faro nel lavoro

L’ispettore Barzocchini va in pensione

L’ispettore Barzocchini va in pensione

Festa doppia e giornata davvero speciale ieri per l’Ispettore Superiore della polizia stradale di Treviglio Fabio Barzocchini (nella foto mentre riceve l’Onoreficenza di Cavaliere della Repubblica consegnata dall’allora Prefetto di Milano Luciana Lamorgese) alla presenza del sindaco di Treviglio Juri Imeri e del primo cittadino Fabio Colombo. Nel giorno del suo 60esimo compleanno arriva la meritata pensione dopo 40 anni in Polizia di Stato. Originario di Roma e cassanese di adozione, Barzocchini entra in Polizia stradale nel 1981.

L’arrivo a Bergamo nel 1989 e nel 2007 la nomina a comandante del distaccamento di Treviglio; inseguito il passaggio ad Ispettore Superiore. Nel suo curriculum figura anche l’Onoreficenza di Cavaliere della Repubblica insignita, maggio del 2018, dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Numerosi i personaggi politici locali e militari presenti nel salone della biblioteca di Treviglio. "Continuerò ad essere un poliziotto, - dice il neo pensionato - non potrebbe essere diversamente".Il giudice Falcone come esempio supremo e faro illuminate nel suo percorso professionale: "Ognuno di noi deve essere giudicato per ciò che ha fatto, contano le azioni non le parole. Se dovessimo dar credito ai discorsi saremmo tutti bravi e irrepresibili". Un pensiero che ha accompagnato la vita professionale di Fabio Barzocchini".

Un concetto quello del giudice Falcone - conclude Barzocchini - che ho sempre messo in pratica seguendo così i suoi insegnamenti. Sono parole convincenti che danno un senso di ciò che deve essere un uomo dello Stato".

Stefano Dati

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