REDAZIONE MILANO

L’Isola dei libri, il bookcrossing di quartiere

Via ai lavori: l’obiettivo è aprire a settembre Intanto torna in azione la Piccola biblioteca libera

Sono partiti i lavori che daranno vita al progetto "Isola dei libri", la prima rete di bookcrossing in strada che nasce in un quartiere: l’Isola, dove ieri ha intanto riaperto la Piccola biblioteca libera dopo i mesi di letargo del lockdown. Una rinascita doppia, perché questo spazio all’aperto circondato dal verde tra le vie Confalonieri e De Castillia, punto di scambio libri e lettura, è stato anche rimesso in sesto grazie alle donazioni di cittadini che la scorsa estate avevano raccolto quasi 4.300 euro come risposta a più incursioni vandaliche. Nei prossimi mesi si aggiungeranno le altre tre "isole lilla", spuntate nella zona nel 2013 in occasione dell’inaugurazione della fermata del metrò (lilla), che saranno trasformate in altri punti di bookcrossing. "Contiamo di ultimare i lavori entro l’estate, per inaugurare l’Isola dei libri a settembre", spiega Marco Salamon, presidente dell’Associazione Amici della Piccola biblioteca libera, che coordinerà la biblioteca allargata con l’aiuto di altre realtà come la Fondazione "La Comune", che in zona ha una comunità di studenti e disabili.

Quindi, oltre alla postazione principale che esiste da maggio del 2018 e che resterà la "biblioteca generalista", ci saranno quelle di via Borsieri all’angolo con via Porro Lambertenghi, piazzale Segrino e via Restelli vicino largo De Benedetti, ciascuna dedicata a un genere diverso. Ora, alcune parti di legno sono state rimosse per poter essere restaurate in laboratori. I lavori possono avvenire grazie a un bando del Comune di Milano: tra i progetti vincitori c’è infatti anche quello presentato dal Duc (Distretto urbano del commercio) Isola, che si è aggiudicato 20mila euro da impiegare sia per la promozione delle attività artigianali del quartiere e sia per trasformare le "isole lilla" in piccoli punti per lo scambio di libri. "Le sistemeremo con la collaborazione degli artigiani falegnami – evidenzia Pier Vito Antoniazzi, presidente del Duc –. Presto ripartiremo anche con il progetto di promozione delle attività artigianali". Intanto, la Piccola biblioteca libera che ha riaperto i battenti rappresenta il segno della ripresa: "Abbiamo sostituito tutte le serrature degli scaffali – conclude Salamon – fatto limare e riverniciare tavoli e sedute, cambiato i pezzi rotti. Ora è come nuova, ringrazio tutti i cittadini che ci hanno sostenuto". Nel luglio del 2019, i vandali avevano preso di mira lo spazio condiviso, distruggendo due librerie sulle quattro esistenti. E altri raid simili si erano verificati nei mesi precedenti. Ora si spera che il peggio sia alle spalle.

Marianna Vazzana