EMANUELE
Cronaca

L’inversione di tendenza politica

Emanuele

Salamone*

Stiamo assistendo ad una inversione di tendenza politica che polarizza la sua attenzione verso un nuovo centro con un’identità ritrovata, a scapito dei poli estremi, ridisegnando nuovi equilibri politici. Secondo un recente commento di Angelo Panebianco, l’evoluzione è una cosa complessa che i sondaggi non possono anticipare. Anche perché diventa sempre più difficile definire che cosa si intenda oggi in Italia per “governo tecnico”... né facile prevedere e definire quali alleanze si possano concretizzare. A questo proposito ieri Paolo Cirino Pomicino ha commentato: "Panebianco ci ha messo 27 anni a capire che la modernità della Seconda Repubblica è solo fuffa. Gli intellettuali italiani, in larga parte, sono complici assieme ai media nell’aver accettato un sistema politico che aveva resettato ed eliminato tutte le culture politiche che governano gli Stati membri dell’Ue". Al di là delle opinioni personali, quello che è certo è che la destra e la sinistra, da sempre antagonisti nella scena politica, si stanno avvicendando in un nuovo campo, creatosi con la crisi pandemica: è stato necessario riorganizzare nuovi assetti strategici e con loro, in ultimo, sostenere il nuovo governo, quello di Mario Draghi, che sembra abbia avuto la capacità di efficientare quei processi riorganizzativi tali per cui si definiscono giorno dopo giorno confini più nitidi di un centro forte che avanza. Siamo lontani da poter affermare che il nuovo centro sia l’ago della bilancia dell’attuale politica o il fulcro degli equilibri nazionali: bisogna comunque prendere atto che siffatto sistema innesca virtuosismi tra moderati. Le profonde differenze identitarie tra destra e sinistra non possono dispiegarsi in tempi brevi, né tantomeno il vuoto, che il centro ha lasciato alla lottizzazione dei più, non è stato mai veramente presidiato con attenzione. Stiamo assistendo ad un governo tecnico composto da professionisti competenti a servizio della politica. Questo paradigma innesca nuovi scenari in cui prende forma un nuovo centro che di fatto condensa diverse logiche e ne rappresenta anche le differenze. Con la fine della presidenza di Trump si esautora lo spazio di politiche estreme: lo si nota in Francia e Germania. Lo scenario è mutato e con lui nuovi sistemi si delineano: la comunicazione tra i partiti si gioca su campi differenti e le finezze di pensiero si accompagnano alla reale capacità del singolo, supportata da una riconosciuta professionalità.

* Esperto di “advocacy”

e “lobby”