
Il 17 ottobre 1944 quando 1.390 uomini, donne e bambini vennero uccisi a Birkenau.
Erano stati caricati dal campo di Terezin sul Künstlertransport, ovvero "il treno degli artisti" pieno di musicisti, scrittori, poeti, attori, compositori, accademici e scienziati di entrambi i sessi che avevano animato l’esperienza di Theresienstadt.
Ovvero il lager usato dalla propaganda nazista come vetrina per sostenere che i campi di concentramento fossero luoghi vivibili e allietati da spettacoli.
A Terezin vennero eseguiti concerti e organizzati spettacoli, persino l’opera per bambini e ragazzi “Brundibár“, che citava Aristofane, del compositore Hans Krása. Dopo un "programma di abbellimento", Theresienstadt ospitò il 23 giugno 1944 un’ispezione della Croce Rossa e diventò il set del filmato di propaganda nazista di Kurt Gerron, regista e attore ebreo che apparve accanto a Marlene Dietrich ne “L’angelo azzurro“.
Collaborò in cambio della promessa di aver salva la vita propria e di sua moglie Olga ma vennero uccisi ad Auschwitz il 28 ottobre 1944. Oggi al Conservatorio di Milano, Sala Verdi in collaborazione con l’Associazione Figli della Shoah concerto per ricordare tutti loro "Café Terezin".
In programma di Irving Berlin (1888-1989) "There’s no business like show business"; di Benny Goodman (1906-1986)Chick Webb (1905-1939) "Stompin’ at the Savoy"; di Sholom Secunda (1894-1974) Jim Jacobs (1942) "Bei mir bistu shen"; di Duke Ellington (1899-1974) "Sophisticated lady"; di Chaplin (1889-1977) "Smile"; di Gershwin (1898-1937) "Summertime"; di Jerome Kern (1885-1945) "The way you look tonight"; Rodger- Hart "My funny Valentine". In scena la Verdi Jazz Ensemble, diretta da Pino Jodice che ha curato anche gli arrangiamenti, Simona Daniele voce, Gabriella Di Capua voce.
Grazia Lissi