L’inflazione galoppa in Lombardia Duemila euro di rincari a famiglia

L’impennata del 7,8 per cento porta Milano, Brescia e Varese nella top ten delle città più costose. I lodigiani si possono considerare più fortunati: le maggiori spese si “fermano“ a 1.777 euro in più

Migration

di Daniele De Salvo

"Inflazione significa essere povero con tanti soldi in tasca", sosteneva Ugo Tognazzi. Per questo i lombardi, che sono tra i più ricchi d’Italia con un reddito medio di 38.200 euro, secondi solo a trentini e agli altoatesini che ne guadagnano mediamente 42.300, stanno diventando sempre più poveri. Nel 2022 l’inflazione in Lombardia ha subito un’impennata del 7,8%, percentuale è tra le più basse in Italia, insieme a quella registrata in Basilicata, Lazio, Marche, Molise, Piemonte e Valle d’Aosta, ma che in soldoni si è tradotta in una batosta di oltre duemila euro di rincari per ogni famiglia.

Peggio è andata solo a quanti abitano a Bolzano e ai sudtirolesi, che hanno dovuto fronteggiare aumenti delle spese rispettivamente di 2.500 e 2.400 euro a famiglia scatenati da tassi d’inflazione del 9,7 e del 9,4%.

Nella top ten delle città italiane dove costa sempre di più vivere ci sono Milano al 4° posto - dopo Bolzano, Trento e Forlì con Cesena - Brescia al 7° e Varese al 9°. A Milano l’inflazione l’anno scorso è aumentata dell’8,1% e ha provocato rincari medi di 2.199 euro a famiglia. A Brescia è cresciuta dell’8,2%, ma ha determinato un rincaro quantificabile in 2.162 euro a famiglia, mentre a Varese dell’8,1%, con un aumento di 2.136 euro.

A elaborare i dati e stilare la classifica delle città diventate più care, ci ha pensato Mauro Antonelli, del Centro studi di Unc, Unione nazionale consumatori. A Mantova come a Lecco, i rincari sono stati di 2.031 euro e l’inflazione è cresciuta dell’8%: entrambi i capoluoghi sono al 14° posto della graduatoria nazionale. A Pavia i prezzi sono aumentati del 7,5%, per un conto annuo più salato di 1.978 euro; a Cremona del 7,2% per 1.899 euro sborsati in più a famiglia; a Como del 7,1% per 1.872 euro di rincari; a Bergamo del 6,8%, con 1.793 euro di spese in più. I lodigiani sono invece tra coloro che hanno dovuto allentare di meno i cordoni della borsa: a Lodi l’inflazione è stata del 7%, pari a 1.777 euro di rincari a famiglia. Nella lista italiana delle città diventate più care, Pavia si è guadagnata la 24ª posizione, Cremona la 32ª, Como la 36ª, Bergamo la 42ª e Lodi la 47ª su 79. Tutti i capoluoghi della Lombardia sono finiti quindi nella parte alta della classifica.

In tutte le città lombarde, inoltre, i rincari sono stati più alti dei 1.761 euro di media dei rincari in Italia. "Catania è la città con l’inflazione media più alta d’Italia, +10,3% – spiega Mauro Antonelli –. La città più virtuosa è Campobasso, con un’inflazione del 7,5% e una spesa per una famiglia tipo che sale “solo“ di 1.373 euro".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro