di Ruben
Razzante*
L’inclusione scolastica è un principio fondamentale che mira a garantire che tutti gli
studenti, indipendentemente dalla loro abilità o disabilità, abbiano l’opportunità di
ricevere un’educazione di qualità in un ambiente scolastico integrato. In questo
contesto, i fondi per una scuola inclusiva sono diventati un argomento centrale nelle
politiche educative della Regione Lombardia, che ha messo a disposizione, per
l’anno scolastico appena iniziato, 93 milioni di euro per favorire l’inclusione degli
studenti con disabilità che frequentano le scuole secondarie di secondo grado e i percorsi di formazione professionale. Questi fondi mirano a creare un ambiente
educativo in cui ogni studente, a prescindere dalla sua abilità, etnia, genere o background socio-economico, abbia la possibilità di imparare e crescere.
I contributi, previsti nel decreto approvato dalla Direzione Formazione e Lavoro
guidata dall’assessore Simona Tironi, saranno impiegati per coprire le spese di trasporto casa-scuola, scuola-casa e di assistenza nelle ore di lezione. L’obiettivo è garantire un supporto adeguato agli studenti con disabilità fisica,
intellettiva o sensoriale, che grazie a questi servizi avranno la possibilità di accedere
all’istruzione e al percorso formativo che meglio risponde alle loro esigenze. I fondi per una scuola inclusiva promuovono l’uguaglianza, l’opportunità e la diversità, contribuendo a creare una società più equa e inclusiva. Il loro impatto si riflette nella formazione di cittadini consapevoli, rispettosi della diversità e pronti a affrontare le sfide del mondo moderno. La necessità di risorse aggiuntive, la formazione continua degli insegnanti e sensibilizzazione della comunità sono sfide costanti nell’ambito dell’inclusione scolastica. La città di Milano più di altre sta dimostrando un impegno costante nell’affrontare tali sfide. *Docente di Dirittodell’informazioneall’Università Cattolica
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