Linate, tassisti contro Ncc: "Non sono auto bianche"

L’associazione Taxi Service: fuori e dentro l’aeroporto le vetture di noleggio fanno concorrenza sleale in barba alle regole

Passeggeri a Linate (Newpress)

Passeggeri a Linate (Newpress)

Milano, 3 novembre 2019 - C’è anche il fronte di Linate, nella battaglia mai sopita fra Ncc e tassisti. A denunciare una forma di «concorrenza sleale» è l’associazione di categoria Taxi Service Milano. Le auto bianche accusano i noleggiatori con conducente di applicare una forma di «concorrenza sleale» nell’aeroporto milanese, dove i decolli sono ripartiti il 27 ottobre dopo i tre mesi di stop per i lavori per rifare la pista, il sistema di smistamento dei bagagli e un’area del terminal. «Scalo nuovo ma vecchi vizi», tuona l’associazione no profit nata nel 2014 che riunisce 150 tassisti e punta il dito «contro l’abitudine degli Ncc, in barba ai regolamenti, di piazzarsi nell’area arrivi, dopo la porta a vetri, e lungo la banchina esterna dicendo “taxi taxi”. Spacciandosi per quello che non sono, cercano di irretire i viaggiatori appena atterrati. Nelle loro mire finiscono soprattutto i turisti stranieri. Costoro spesso non sanno che il taxi ufficiale ha la livrea bianca con la scritta sul tetto».

A supporto delle accuse ci sono anche due video recenti: nel primo il tentativo di approccio da parte di un Ncc si verifica all’interno dell’aeroporto, nel piano terra. Nel secondo l’approccio viene lungo la banchina esterna, a fianco dell’area di sosta del bus 73. «Una scena quotidiana», dicono i tassisti. La strategia «commerciale» degli Ncc comporterebbe peraltro la violazione dell’ordinanza dell’Enac, la numero 6/2017 contenente le norme per l’accesso e la circolazione delle persone e dei mezzi nelle aree regolamentate dello scalo, che esplicita che «all’interno delle aree aeroportuali è fatto divieto di svolgere attività commerciali non consentite, tese al procacciamento di clienti e aventi la finalità di indirizzare, con criteri di preferenza, i passeggeri in arrivo verso i servizi di trasporto esistenti». È l’articolo 5 dedicato al «contrasto alle attività di abusivismo»: «Lo conosciamo a memoria perché se un tassista è beccato mentre tenta di “adescare“ i clienti dentro l’aeroporto scatta una sospensione della licenza per 30 giorni. A noi è richiesto di rimanere fermi al nostro posteggio esterno. Mentre i nostri “concorrenti” sono da tempo liberi di muoversi come vogliono quando non c’è il controllo delle forze dell’ordine» spiegano da Taxi Service.

«Noi non siamo contrari alla presenza delle vetture di noleggio a Linate: se una persona preferisce viaggiare su una berlina di prestigio coi vetri oscurati è un suo diritto. Purché il tutto avvenga rispettando le regole e in un clima di trasparenza tariffaria». Il consorzio che riunisce gli Ncc presenti al city airport prevede una tariffa fissa di 55 euro per arrivare nel centro di Milano. «Per lo stesso percorso per i taxi vale il tassametro. Parliamo di cifre inferiori a 20 euro in assenza di traffico intenso. Quando i clienti lo scoprono pensano che un nostro collega la volta precedente li abbia truffati chiedendo un esborso eccessivo» rimarcano le auto bianche. Per cercare di tamponare la situazione Taxi Service ha attivato un servizio di tutoring all’esterno dell’aerostazione: «Ma non possiamo monitorare la situazione 24 ore e sette giorni su sette. Tocca a Sea e alle autorità preposte risolvere la questione una volta per tutte».

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