FRANCESCO DONADONI
Cronaca

L’imboscata a Simba La Rue, la crew Touché alla sbarra: "Il raid fu un tentato omicidio"

Bergamo, il rapper fu picchiato e accoltellato con dieci fendenti dagli amici del rivale: in 4 a giudizio. Indagata la sua ex Barbara Boscali, accusata di essere una mandante: "Dovevano solo bullizzarlo"

Simba La Rue e Barbara Boscali

Simba La Rue e Barbara Boscali

Un mondo dove le note della musica trapper fanno rima con riscatto: soldi, fama, avventure. I testi parlano di periferie abbandonate dove trovano spazio vere o presunte aggressioni, pestaggi e sequestri. I video che li accompagnano spopolano sui social e sono postati con una finalità studiata a tavolino: far aumentare le visualizzazioni. Ma ora dopo i social network, e la strada, la “faida“ tra trapper arriva in tribunale: il 10 gennaio è infatti fissata la prima udienza nel processo per il tentato omicidio del trapper 21enne Simba La Rue. nome d’arte di Mohamed Lamine Saida, avvenuto il 16 giugno 2022 in un parcheggio di Treviolo.

Alla sbarra, Samir Benskar, 21 anni, ritenuto il mandante, insieme all’allora fidanzata di Simba, la bergamasca Barbara Boscali in arte Bibi Santi (sul cui ruolo l’indagine è ancora aperta), assistito dall’avvocato Rocco Lombardo. Con lui tre dei presunti esecutori materiali (sono nove, in tutto, gli indagati): si tratta del 25enne Moaad Amagour, fratello di Baby Touché, “rivale“ artistico della vittima, difeso dall’avvocato Michele Cinquepalmi; Youness Foudad, 31 anni, avvocato Michele Rossini, e Francesco Menghetti, 25 anni, assistito da Andrea Tomaselli. I quattro, dal momento dell’arresto, nell’ottobre 2022, si trovano in carcere.

Simba, picchiato e accoltellato con dieci fendenti tra il viso, collo e costato destro, ha anche rischiato di perdere una gamba. Operato due volte, ha inoltre riportato lesioni permanenti. Chi ha materialmente impugnato il coltello? Nessuno degli arrestati ha ammesso di aver colpito con l’arma La Rue mentre tutti hanno sostanzialmente affermato che si voleva solo dare una lezione al cantante, e di non sapere che qualcuno avesse un coltello. La faida è sorta a cavallo tra il mondo reale e quello virtuale. E, oltre alle immagini delle telecamere comunali, anche i social network sono stati scandagliati per cercare di far luce sulla vicenda. Frutto, pare, della rivalità tra i cantanti: la vittima, attiva nel Milanese, e Baby Touché, nel Padovano. Dal dissing (canzoni per prendere in giro l’altro) si sarebbe passati alle minacce sui social, fino agli scontri nella vita reale. Solo pochi giorni prima del tentato omicidio ai danni di Simba La Rue, il rivale Baby Touché sarebbe stato rapito a Milano e poi chiuso per ore in un garage: i video, pubblicati sui social, lo mostravano con il viso tumefatto.

Per quel fatto fu accusato Simba La Rue che, il 16 giugno, divenne a sua volta vittima. In questo episodio, però, c’entrano anche i sentimenti: anche l’allora fidanzata ha avuto un ruolo. Secondo la ricostruzione della Procura, sarebbe una "concorrente morale". Ai rivali del fidanzato aveva detto dove avrebbero potuto trovarlo quella sera, ma pensava che si sarebbero limitati a "bullizzarlo un po’", aveva spiegato la Boscali, per vendicarsi dei presunti maltrattamenti nei suoi confronti da parte di Simba, di cui lei aveva parlato anche sui social. E invece, quella notte La Rue fu picchiato e accoltellato.

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