Liliana Segre con La Russa al Binario 21: “Quando vengo qui ritorno bambina deportata ad Auschwitz”

Milano, la visita al Memoriale della Shoah della Commissione straordinaria su intolleranza e razzismo. Polemiche per le parole sull’antifascismo del presidente del Senato

La visita al Binario 21 organizzata dalla senatrice Liliana Segre. Tra i presenti, Attilio Fontana, Beppe Sala, Ignazio La Russa

La visita al Binario 21 organizzata dalla senatrice Liliana Segre. Tra i presenti, Attilio Fontana, Beppe Sala, Ignazio La Russa

Milano – Quando entro al Memoriale della Shoah-Binario 21 “non sono più la vecchia che sono adesso, sono quella che è entrata qui per essere deportata, non l`ho mai dimenticato”. Così la senatrice a vita Liliana Segre al suo ingresso nel Memoriale in occasione della visita della Commissione straordinaria intolleranza, razzismo, antisemitismo, istigazione all'odio e alla violenza del Senato, da lei presieduta.

Segre, 'quando arrivo al Memoriale torno alla deportazione'
Segre, 'quando arrivo al Memoriale torno alla deportazione'

Alla visita hanno partecipato tra gli altri, del presidente del Senato Ignazio La Russa, il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e del sindaco di Milano Giuseppe Sala

Polemica sull’antifascismo

La visita di La Russa ha riacceso anche la polemica su fascismo e antifascismo. Uno dei cronisti presenti ha infatti chiesto al presidente del Senato: “Oggi si sente un po’ antifascista?”. La risposta di La Russa è stata: “Non svilire queste occasioni con queste cose”. Parole criticate dal deputato democratico Alessandro Zan, responsabile Diritti del Pd: “Nemmeno al Binario 21, nemmeno davanti alla Senatrice Segre, La Russa è riuscito a definirsi antifascista. Lo svilimento è quello delle istituzioni con lui come Presidente del Senato, come seconda carica dello Stato. Che imbarazzo”. 

Il male assoluto

“Ho visitato lo Yad Vashem di Gerusalemme – ha detto La Russa nel suo intervento –  e credo che questo faccia bene a tutti e invito tutti a visitare questi luoghi per avere un monito perché questo non possa ripetersi. Ringrazio la senatrice Segre per questa grande opportunità che ha dato a tutti noi di vivere questa occasione, questo momento, con la passione, col dolore, con la considerazione che cerca di spazzare via quell’indifferenza che giustamente lei ha voluto sottolineare nel suo intervento. Un’indifferenza aiutata da chi questo tragico destino voleva riservare a coloro che venivano trasportati nei campi di sterminio e che sapevano, che se l'indifferenza fosse crollata, non sarebbero riusciti nel loro intento. Ciò che è avvenuto è stato senza ombra di dubbio il male assoluto, quindi grazie per averci dato questa testimonianza viva che vale più di qualunque altro modo di ricordare quei drammatici eventi”.

L’invito agli studenti

La Russa ha poi aggiunto che l’iniziativa della visita al Memoriale “si deve ripetere il più spesso possibile, soprattutto per gli studenti. Da Fontana e Sala c'è stato un interessamento perché questo sia incentivato”.

La targa con la Costituzione

Nel corso della visita il presidente del Senato ha regalato a Segre una targa che riporta l'articolo 3 della Costituzione. “Mi sono permesso di far preparare una targa che riporta l'articolo 3 della nostra Costituzione di cui tutti dobbiamo essere grati e che dice: ‘Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali’. Credo che la vittoria contro il male parta da queste parole che dobbiamo sempre conservare come un vademecum del dritto cammino e cercare di esserne degni, ogni giorno. Grazie senatrice, grazie veramente di cuore per l'invito che mi ha onorato e che mi ha emozionato”.

“Emozione e angoscia”

“Ogni volta che mi reco in questo luogo - ha detto il governatore lombardo Attilio Fontana – nel suo intervento - l'emozione e l'angoscia sono sempre le stesse. Quando si varca questo ingresso ci si rende conto di come l'umanità, in certi momenti, abbia perso la coscienza di se stessa e abbia potuto commettere delle infamità inaccettabili”.