
MILANO
Dopo una notte passata a scuola è terminata l’occupazione del liceo classico Parini. Gli studenti nella giornata di venerdì si erano impossessati dell’aula magna e di alcune aule di ricevimento per contestare il rientro in aula "massacrante a causa delle verifiche e delle interrogazioni" in cui inoltre "è mancato il confronto tra studenti e docenti" aveva denunciato Alessandro di Miceli, rappresentante d’istituto del collettivo. Una protesta che segna una vittoria per i ragazzi: "La situazione che si è venuta a creare è stata un’occasione per rinnovare e strutturare un dialogo già ampiamente positivo e continuo all’interno tra la rappresentanza studentesca ed il corpo docenti del nostro istituto – hanno detto -. Professori e studenti si assumono il reciproco impegno di creare uno spazio non ufficiale di confronto, che può essere richiesto da una delle due componenti, con adesione volontaria da parte dei professori del Collegio docenti e degli studenti del Comitato studentesco, compresi i rappresentanti d’istituto". "Ripartiamo dalla scuola" si leggeva sullo striscione tenuto in mano dagli studenti nel momento dell’uscita. "Si è concluso un capitolo importante con questa occupazione – ha ribadito Di Miceli -. Siamo riusciti a mandare un forte messaggio alle istituzioni che ci hanno abbandonato. L’anno trascorso è stato delirante. Siamo molto contenti per il fatto che l’occupazione sia stata una occasione per rinnovare il rapporto già molto positivo tra noi e i nostri insegnanti. Costruiremo uno spazio di confronto.
Sarà una base che potrà dare un passo in più che manca alla scuola italiana". I ragazzi durante la mattinata si erano riuniti in una assemblea in cui avevano dibattuto sulla "scuola dopo l’emergenza" lasciando la possibilità a chiunque volesse di entrare in aula e seguire le lezioni. Insieme agli studenti, il preside Massimo Nunzio Barrella aveva deciso di trascorrere la notte all’interno della scuola per garantire la sicurezza di tutti.
In merito al nuovo spazio non ufficiale di confronto i ragazzi hanno concluso: "Crediamo che questo tipo di approccio sia la dimostrazione di come problematiche ampie e causate da errori e disinteresse della politica parlamentare possano essere superate attraverso la collaborazione tra coloro che vivono ogni giorno la scuola. Ci prepariamo dunque ad affrontare il nuovo anno scolastico, con l’intenzione di recuperare tutto ciò che questa emergenza ci ha tolto, partendo da questa preziosa occasione".
Federico Dedori