
Gli studenti del liceo Fermi con la prof Francesca La Mantia
Milano, 16 maggio 2019 - Andare alle urne muniti di tessera elettorale...e di patentino civico. È l’idea nata tra i banchi del liceo scientifico Enrico Fermi di Milano per sensibilizzare i cittadini sulla conoscenza della Costituzione italiana, in vista dell’imminente appuntamento con il voto europeo. Progetto che gli studenti vorrebbero presentare al Quirinale davanti al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Mentre il Parlamento si appresta ad approvare, in via definitiva, la legge che reintroduce l’educazione civica obbligatoria nelle scuole, l’insegnamento è già realtà attiva per i ragazzi della 2°A del liceo milanese di Via Alfieri in zona Chinatown, protagonisti di un progetto sull’educazione alla cittadinanza che è stato presentato al Festival dell’espressività, in corso alla Società Umanitaria.
Muniti di videocamere, i ragazzi del Fermi hanno realizzato una ricerca sul campo per capire quanto sia realmente conosciuta la Carta fondamentale della Repubblica italiana, scritta 71 anni fa ma sempre attuale. I risultati del sondaggio non sembrano incoraggianti: «Abbiamo intervistato tante persone per le vie e i mercati di Milano ma solo pochi sapevano quali fossero i contenuti degli articoli della Costituzione, compresi quelli fondamentali» commentano gli studenti mentre passano in rassegna i dati raccolti. Lavoro e solidarietà, diritti e doveri, uguaglianza e pace: i ragazzi del Fermi portano in scena frasi, valori e principi fondamentali scritti dai padri nobili dell’Assemblea Costituente, calandoli nel contesto di sfide e problemi della realtà di oggi: l’integrazione e le fake news, le morti sul lavoro e la giustizia. Da qui l’idea di dotare i cittadini di un patentino civico che attesti, proprio come la patente per la guida delle auto, la conoscenza, almeno basilare, dei principi fondamentali sui sui si basa la Carta. «Per tre mesi i ragazzi hanno lavorato con impegno a questo progetto – spiega l’insegnante di italiano, Francesca La Mantia, che ha supervisionato il lavoro – siamo la prima scuola a presentare un progetto di questo tipo, e abbiamo fatto richiesta per poterlo presentare al Quirinale».
In attesa di passare il test e di ottenere il patentino azzurro di cittadinanza italiana i ragazzi della 2°A tornano a studiare la Costituzione, motivati dalle parole di un discorso che nel 1955 Pietro Calamandrei, tra i “padri” della Carta, rivolse agli studenti milanesi: «Voi giovani alla Costituzione dovete dare il vostro spirito, farla vivere (…) rendersi conto che siamo parte di un tutto, un tutto nei limiti dell’Italia e del mondo».