
Venti di protesta al liceo artistico di Brera. Ieri meno di una trentina di studenti della succursale di via Papa Gregorio XIV ha messo in scena un flash mob fuori dalla scuola in zona Ticinese per opporsi alla raffica di sospensioni deliberata dal Consiglio di Istituto. A partecipare alla manifestazione anche altri 15 coetanei dai classici Manzoni e Carducci. Due giorni fa per 5 alunni del liceo artistico è scattata la sospensione per 5 giorni, per altri 60 l’azione disciplinare dura un giorno: per tutti è previsto l’obbligo di frequenza. La decisione è scattata dopo la protesta del 13 dicembre quando un gruppo di alunni ha abbandonato le classi gelide per la rottura di una caldaia per riunirsi nell’atrio, con tanto di intervento dei carabinieri dopo la minaccia di occupazione.
Secondo la preside del liceo artistico, Emilia Ametrano "è stato un assembramento pretestuoso" perché quel mattino i tecnici della Città Metropolitana sarebbero entrati in azione risolvendo il guasto nel giro di 2 ore. "Le sospensioni che abbiamo ricevuto, oltre a rappresentare un atto di repressione da parte della scuola, hanno intaccato i diritti fondamentali di noi studenti: in primis nessuno è stato convocato prima della sospensione, obbligatoria secondo lo statuto degli studenti" ribatte Gaia Locatelli, studentessa al quinto anno sospesa per 5 giorni. Secondo la sua versione il provvedimento oltre ad essere "discriminante" per la durata diversa è "ingiusto": "Sono stati colpiti anche ragazzi che non c’entravano nulla". La temperatura polare delle aule sarebbe stato solo uno dei motivi della manifestazione: "Il problema è anche l’assenza di interlocuzione con la dirigenza, l’impossibilità di fare ricreazione nel cortile che ci costringe a fare consumazione in classe uno di fianco all’altro con le finestre aperte". Loris Scivoletto dell’Unione Degli Studenti Milano, parla di "provvedimenti repressivi". Simone Botti, coordinatore dell’Unione Degli Studenti, invita a "tener conto degli studenti" anche sulla partita dell’edilizia scolastica e del Pnrr.
Annamaria Lazzari