
La polizia ha sgomberato i lavoratori
Non hanno fatto in tempo a tornare dall’incontro con il Prefetto e il Questore ed è cominciato un altro blocco dopo tre giorni di calma relativa. Ma ieri alla fine la polizia ha sgomberato la trentina di lavoratori tornati ai cancelli del polo logistico Akno di Cavaione, al centro di una vertenza dei Si Cobas contro la cooperativa Lgd, subappaltatrice delle attività di Brivio e Viganò nella piattaforma di Truccazzano e titolare dei contratti di lavoro contestati dal sindacato che rappresenta 110 addetti su 140. Solo ieri, l’azienda si era rivolta alle autorità "per mettere fine a una situazione che mette a rischio 1.200 posti, tutti quelli che fanno riferimento a noi, senza alcun fondamento. Sono stati tenuti in ostaggio fornitori che avevano problemi familiari. Non possiamo andare avanti così". Dopo il summit e un incontro con la controparte chiuso con l’ennesimo nulla di fatto è scattata la nuova manifestazione. L’intervento delle forze dell’ordine in tenuta anti-sommossa ha però disperso i manifestanti in pochi minuti. Restano i nuvoloni nel merito, ribaditi nella riunione in corso Monforte di poche ore prima: "Le accuse nei nostri confronti sono infondate, l’occupazione degli ingressi è un illecito gravissimo". Parole ripetute nei giorni scorsi dal presidente di Lgd Giuseppe Ghezzi e ribadite all’incontro sulla sicurezza. Le posizioni restano distanti.
"Qui sono presenti molti iscritti al sindacato autonomo Si Cobas che hanno attivato, praticamente in continuità dal 19 agosto scorso ad oggi, forme di blocco delle attività per asseriti errori nella redazione delle buste paga, motivazioni certificate da una pec nella quale si comunicava lo stato di agitazione". Nel merito, la coop "contesta in toto queste affermazioni perché assolutamente non veritiere e, anzi, del tutto diffamatorie nei confronti di una società che rispetta le norme, il contratto nazionale di riferimento e non ha mai ritardato i pagamenti delle retribuzioni. Le pretese che sarebbero alla base di queste gravissime manifestazioni hanno portato all’occupazione ingiustificata del polo impegnando più volte la polizia nella rimozione dei blocchi". Per la società vale "la sproporzione fra la protesta e le sue ragioni". I lavoratori però lamentano "grossi errori" nei cedolini, ma Ldg non ci sta: "Qualche caso non giustifica questa deriva".