di Simona Ballatore
Aule e biblioteca su prenotazione, un mix di didattica in presenza e a distanza - per garantire il distanziamento e aiutare anche i fuorisede - e “giga“ illimitati alle matricole per assicurare la connessione all’ateneo: "Stiamo gestendo l’emergenza, ma Iulm non sarà mai un’università telematica: l’aula per noi resta centrale". Lo ribadisce Valentina Garavaglia, prorettrice alla didattica della Iulm, presentando il piano.
Come si riparte a settembre?
"Con la Graduation week per i nostri laureati (dal 14 al 18 settembre): sarà un momento di festa collettiva anche se diluito nell’arco della settimana e con un numero limitato di invitati (due persone per ogni laureato). Parallelamente ci sarà l’Open week, una settimana di accoglienza. Ripartiamo con lo spirito giusto. Il primo semestre sarà sia in presenza che a distanza. Per prima cosa abbiamo fatto un censimento fra tutti i docenti sul ritorno in aula: ci hanno dato la massima disponibilità. Poi abbiamo individuato i corsi che per le matricole saranno soprattutto in presenza. Ci sarà sempre però uno streaming in diretta con un video-operatore in aula".
Per i fuorisede che non torneranno ancora a Milano?
"Anche. Molti dei nostri studenti arrivano da fuori regione e c’è ancora chi è indeciso, vista la situazione, sul prendere o meno casa a Milano per questo primo semestre. In questo modo veniamo loro incontro".
Bisognerà prenotarsi a lezione?
"Necessariamente. Anche nelle aule molto ampie per garantire il distanziamento dobbiamo ridurre i posti, per esempio in auditorium sui 600 posti ne possiamo occupare 150. E su grande scala si capisce quanto questo impatti. La nostra app sarà aggiornata e implementata per riuscire a prenotare i posti in aula e gli spazi dedicati agli studenti, come la biblioteca. Altra novità: non saranno gli studenti a spostarsi fra le aule ma i docenti".
In che modo?
"Accorperemo le lezioni, il calendario sarà serrato. Gli studenti resteranno nella stessa aula nell’arco della giornata. In questo modo abbattiamo i tempi per la sanificazione di banchi e sedie. Riusciamo garantire ai nostri studenti una sicurezza maggiore e tagliamo i tempi morti per gli spostamenti. In tutto questo, però, non rinunceremo mai alle attività più creative e ai laboratori che caratterizzano la nostra offerta formativa".
Avete registrato cali nelle immatricolazioni, ad oggi?
"Fino a qualche mese sembrava esserci una flessione del 20% rispetto agli altri anni ma siamo piacevolmente colpiti dalla risposta degli studenti ai test di ammissione. Abbiamo già saturato quasi tutti i corsi di laurea".
Per l’emergenza Covid-19 avete fatto investimenti extra?
"Prima di tutto abbiamo pensato agli studenti, con un fondo particolare di 500mila euro a sostegno delle famiglie realmente colpite, la commissione valuta caso per caso. Pensiamo a studenti che hanno perso un genitore o con i familiari rimasti all’improvviso senza lavoro. Non aiuti a pioggia. Le richieste ci sono state e continuano a esserci. Oltre all’investimento su spazi e personale, per garantire sempre operatori in aula e sicurezza, stiamo chiudendo un accordo con un importante operatore telefonico per dare gratuitamente chiavette con “giga“ illimitati per la didattica a distanza alle matricole".