REDAZIONE MILANO

L’ex sindaco Trezzi davanti al giudice

Presunta corruzione in un’operazione urbanistica: si è aperta l’udienza preliminare davanti alla gup del Tribunale di Monza

CINISELLO BALSAMO

Si è aperta ieri davanti alla gup del Tribunale di Monza Francesca Bianchetti l’udienza preliminare per la presunta corruzione nell’operazione urbanistica ex Auchan-parco del Grugnotorto. Alla sbarra, dopo la richiesta di rinvio a giudizio presentata dai pm della Procura di Monza Salvatore Bellomo e Stefania Di Tullio, l’ex sindaca Pd di Cinisello Balsamo Siria Trezzi, il marito Roberto Imberti, vicesindaco fino al 2013, l’ex assessore Ivano Ruffa, l’ex consigliere comunale Franco Marsiglia e l’immobiliarista Paolo Cipelletti. Nel giugno scorso per Siria Trezzi, il coniuge e l’imprenditore erano scattati gli arresti domiciliari. L’indagine è partita dalle denunce presentate dall’ex consigliere dei 5 Stelle Giancarlo Dalla Costa e dagli ambientalisti. Al vaglio dei giudici ci sono gli esiti di una indagine durata oltre 4 anni e chiusa nel 2018, dalla quale emergerebbe un disegno politico volto a favorire l’immobiliarista Cippelletti, proprietario di una parte consistente delle aree verdi comprese nel parco del Grugnotorto. Un atto che l’ex sindaca Trezzi ha sempre difeso come legittimo e in qualche modo "conciliatorio" nei confronti dell’imprenditore al quale tra gli anni ’90 e 2000 erano state ampiamente riviste le capacità edificabili di quella porzione di territorio cinesellese (in principio sulle sue aree si sarebbe dovuto costruire un centro commerciale, poi sostituito dal parco). Secondo la procura di Monza le mosse urbanistiche della giunta Trezzi nascondono invece un maxi affare che una volta in porto genererebbe valori immobiliari per oltre 60 milioni di euro. A sostegno delle ipotesi accusatorie, i magistrati hanno portato oltre 1500 pagine di intercettazioni ambientali e di testimonianze di tecnici. Significativo è il capitolo relativo alla definizione dei valori economico da conferire alle aree del Grugnorto. Cipelletti chiede 16 milioni di euro, ma l’Agenzia delle Entrate fa notare che le aree hanno un valore inferiore di almeno il 15%. Dunque un risparmio per la collettività.

"È un disastro - commenta Imberti in una conversazione con la moglie -. Questo parco non lo prenderemo mai in vita nostra. Fossi in lui (riferendosi all’imprenditore Cipelletti), guarda … lo trasformo in un grande campo rom". Non bastasse ciò, da più parti è emersa l’inutilità di acquisire con fondi pubblici delle aree che sono già vincolate a verde e che dunque non possono rappresentare una compensazione ambientale. Sul conto di Siria Trezzi che si è sempre professata innocente, non esistono prove di ricezione di tangenti o favori. Emerge forte la capacità di Imberti di entrare nelle vicende che riguardano le scelte urbanistiche della coniuge, sindaco. Il Comune si è costituito parte civile. All’udienza la difesa degli imputati ha presentato un’eccezione di incompetenza territoriale, sostenendo che il procedimento doveva passare a Milano. Ma la giudice ha respinto l’istanza. Il 25 maggio la giudice deciderà sul rinvio a giudizio. Stefania Totaro

e Rosario Palazzolo