"L’ex Filanda è abbandonata a se stessa", "il parco è in mano a bande di ragazzini e i residenti si lamentano, i giochi per bambini sono vandalizzati e l’ex ristorante chiuso da anni va in malora e la Giunta parla ancora di progetti da mettere a punto". Attacco frontale dell’opposizione di Cernusco in occasione del passaggio in aula del Dup, il documento di programmazione del Comune, che "parla senza dire nulla del destino del vecchio opificio, in passato polo culturale, poi centro vaccinale durate la pandemia, e adesso, il buio. Dopo tutto questo tempo è ancora alla ricerca di un futuro", dice Giordano Marchetti, capogruppo di Vivere. "Si discute di rilancio da prima del Covid, ma di fatto non c’è nulla di concreto, siamo ancora alle chiacchiere e invece servono fatti - aggiunge -. La struttura è in pieno centro".
"La verità è che manca tutto, a cominciare da un’idea", sottolinea Daniele Cassamagnaghi, capogruppo di Forza Italia. Per l’azzurro sarebbe il caso di lasciar lavorare un imprenditore "come avviene già al bar della biblioteca, o al chiringuito del parco e di affiancare una serie di servizi: non dimentichiamoci che l’avanzo di amministrazione è di 4,3 milioni, soldi che andrebbero spesi per i cittadini e che invece sono chiusi in cassa". La fabbrica è stata un punto di riferimento anche sociale "e una parte nel 2022 è stata affidata agli “Amici del tempo libero”, che di fatto ha riaperto lì il centro anziani, ma manca un progetto complessivo". Un anno e mezzo fa era arrivata una proposta, "ma l’Amministrazione di centrosinistra non ha risposto a quel project-financing, il privato aveva chiesto di gestire bar, ristorante, parco e un pezzo degli spazi oggi usati dagli “over” - ricorda Marchetti - è rimasto tutto sulla carta. Non dimentichiamoci che in passato ci sono stati due fallimenti, chi investe, ha bisogno che l’operazione stia in piedi". Per la minoranza le opzioni in campo sono due: "O il Comune se ne fa carico direttamente sapendo che solo che fra utenze e spese base dovrà metterci 100mila euro l’anno e magari affitta la parte commerciale per coprire parzialmente i costi, o deve stringere un patto con un gestore. Una cosa, però, è certa: l’ex opificio ha bisogno urgente di manutenzione".Barbara Calderola