
Nel bilancio di fine anno dell’Emporio della solidarietà di Cesano Boscone, il più grande della provincia di Milano, ci sono due novità. La prima, la peggiore, è che i cittadini che si rivolgono a questa importante realtà sono in aumento. La seconda risponde alla prima: c’è un incremento esponenziale di prodotti donati dalla grande distribuzione e grazie alle raccolte dei cittadini. Un "supermercato speciale", come lo definisce il sindaco Simone Negri che illustra i dati di fine anno. Entrare all’emporio di via dei Pioppi è come fare ingresso in un piccolo punto vendita con tanti prodotti esposti, carrelli per fare la spesa, cestini, persino due casse. Come un supermercato vero, solo più piccolo. Chi ha bisogno entra con una tessera, acquista ciò che gli serve e poi va in cassa a pagare con la scheda su cui vengono caricati i punti (in base alla situazione economica e familiare, valutata dai servizi sociali). In questo modo, si dà dignità a chi spesso non chiede aiuto proprio perché imbarazzato dalla consueta consegna del pacco con i generi di prima necessità. Tornando ai dati, durante il 2022 sono stati assistiti in maniera continuativa 1.716 nuclei familiari per un totale di 4.810 persone, di cui 450 bambini sotto i 3 anni. "Ogni anno questa cifra continua ad aumentare – sottolinea il primo cittadino –. Un dato che va letto in entrambi i sensi: cresce la povertà, ed è un dramma, e parallelamente aumenta la capacità di questa realtà di aiutare chi ha bisogno. Siamo arrivati alla cifra record di 2.387.836 confezioni di generi di prima necessità distribuite gratuitamente, per un valore a prezzi della grande distribuzione di oltre 4 milioni 700mila euro. Grazie veramente di cuore – conclude Negri – a chi con continuità, anche durante la pandemia, ha garantito questo sostegno alle tante persone in condizioni precarie". Il primo Emporio ad aprire in Lombardia otto anni fa, grazie alla Caritas e a don Massimo Mapelli, è sostenuto economicamente dalla Caritas, appunto, fondazioni, associazioni e cittadini. La sede cesanese, con il recente rinnovo dell’accordo, è gestita dalla cooperativa sociale Ies (Impresa etica sociale), grazie a infaticabili volontari. Francesca Grillo