ROBERTA RAMPINI
Cronaca

L’emergenza abitativa: aumento degli sfratti. Via al tavolo, regìa unica

Vecchie emergenze, come quella abitativa, aggravata dalla scarsità di alloggi pubblici e dall’aumento degli sfratti. Nuovi bisogni, quelli dei...

Vecchie emergenze, come quella abitativa, aggravata dalla scarsità di alloggi pubblici e dall’aumento degli sfratti. Nuovi bisogni, quelli dei giovani dai 15 ai 34 anni, sempre più disorientati nelle fasi di passaggio dalla scuola al lavoro e alla vita adulta. E un obiettivo l’integrazione sociosanitaria con la creazione di Punto Unico di Accesso per i cittadini, capace di attivare i servizi e dare risposte. Sono alcune delle linee guida del Piano Sociale di Zona dei Comuni del Rhodense per il triennio 2025- 2027 presentato nei giorni scorsi. Strumento di programmazione della rete sociale e sociosanitaria per l’integrazione delle politiche locali, il Piano interessa i comuni Arese, Cornaredo, Lainate, Pero, Settimo Milanese, Rho, Pogliano Milanese, Pregnana Milanese, Vanzago, Nerviano e una popolazione di 174.000 abitanti.

"La realizzazione degli obiettivi sarà possibile grazie a una stretta collaborazione con Asst Rhodense, Terzo Settore, enti e associazioni del territorio, attraverso l’adozione di un modello di welfare collaborativo – dichiara Guido Ciceri, direttore generale di Sercop, Azienda speciale consortile dei Comuni –. Il Piano di Zona favorisce l’innovazione sociale e crea occasioni per rafforzare la collaborazione tra le diverse parti".

Per quanto riguarda il tema dell’abitare e dell’emergenza abitativa sarà istituito un Tavolo di regia distrettuale permanente sulle politiche abitative con l’obiettivo di definire priorità condivise e soluzioni operative che migliorino l’accesso alle abitazioni come i progetti di l’housing sociale che tra il 2022 e il 2024, grazie alla coprogettazione tra Sercop e La Cordata, hanno coinvolto oltre 100 persone, offrendo alloggi temporanei e programmi di sostegno abitativo. Inoltre grazie alla riqualificazione e il recupero del patrimonio esistente aumenterà l’offerta degli alloggi. Infine, anche per affrontare la povertà educativa, è emersa la necessità di creare una comunità educante territoriale composta da tutti gli attori coinvolti, dalle scuole al terzo settore.

Ro.Ramp.