REDAZIONE MILANO

Lega Lombarda. Romeo eletto segretario: "Ora parliamo di Nord"

Chiuso il congresso, restano le schermaglie con Salvini

Il vento del Nord torna a scuotere la Lega di Matteo Salvini. Il congresso della Lega Lombarda ha eletto per acclamazione Massimiliano Romeo, attuale capogruppo al Senato, come segretario. Dopo i ritiri di Cristian Invernizzi e Luca Toccalini, nei giorni scorsi, Romeo era rimasto il solo candidato. Il suo non è stato un intervento tenero nei confronti del leader. "Sai che sono sempre stato leale con te – ha detto rivolgendosi a Salvini – ma se non parliamo più del Nord, al Nord i voti non li prendiamo". Dalla sala è partita una standing ovation. Anche il governatore lombardo, Attilio Fontana, aveva sottolineato: "Il problema del Nord c’è ed è sempre più presente. Non è superato".

"Nemico" è una parola che torna negli interventi che hanno scandito la mattinata: "Qualche nemico – ha ammesso Fontana – c’è anche nella Lega perché quando vedo certi emendamenti, firmati da alcuni rappresentanti di altre zone, che vanno a danno della Lombardia io mi incazzo come una bestia". Romeo ha posto, poi, la questione della democrazia interna: "È giusto che si chiuda la stagione dei nominati e dei commissariamenti, che devono essere l’eccezione e non la regola. Così come bisogna porre fine alle troppe beghe all’inseguimento di poltrone e poltroncine".

Deciso l’invito a recuperare l’agenda delle origini: "La destra sarà sempre rappresentata dalla Meloni. È inspiegabile questo continuo cercare un posizionamento politico nuovo e dimenticarci di coltivare il nostro spazio politico. La Lega è il movimento del territorio: riprendiamoci la nostra identità". Da qui la replica di Salvini: "In questo Governo ci sono 5 ministri lombardi, mai successo. Noi siamo sotto attacco e l’unica cosa che non possiamo permetterci è litigare. Quello che danneggia la Lega sono le polemiche interne. La scelta di movimento nazionale? Se battagliamo sull’autonomia è perché abbiamo un peso nazionale, se no dovremmo fare la correntina di altri partiti".

Giambattista Anastasio