ELISA GUZZO VACCARINO
Cronaca

Le sorprendenti signore della danza. Da Codice Carla ai tesori delle étoile

Il docufilm sulla Fracci nelle sale fino a domani, il libro di Anna Maria Prina e la svolta di Alessandra Ferri. Il videoprogetto di Luciana Savignano a cura di Francesco Posa e l’ultima creatura di Stefania Ballone.

Le sorprendenti signore della danza. Da Codice Carla ai tesori delle étoile

Le sorprendenti signore della danza. Da Codice Carla ai tesori delle étoile

Le Signore della Danza, nate alla gloria in casa Scala, brillano nel mondo, una generazione dopo l’altra, a dimostrazione che il balletto in Italia è donna, tra palcoscenici, schermi, libri, sotto i riflettori e nel cuore del pubblico. Si chiama “Codice Carla” il nuovo docufilm di Daniele Luchetti in sala fino a domani, dedicato alla Fracci, scomparsa nel 2021, 85enne, poco dopo aver fatto da coach alle prime ballerine di casa, tra cui Nicoletta Manni, per la sua “Giselle” eterna. Parlano di lei Chiara Bersani e Roberto Bolle, Enrico Rava e Carolyn Carlson, Jeremy Irons, Eleonora Abbagnato, Alessandra Ferri, Marina Abramovic. Produzione di Gloria Giorgianni e Tore Sansonetti per Anele con Luce Cinecittà e con Rai Cinema, distribuito da Nexo Digital.

Anna Maria Prina, 80 anni, direttrice della Scuola di Ballo per 32 anni, ha dato alle stampe per Gremese “Incontro con la danza”, dove racconta del suo straordinario “maternage” nell’allevare con amore ogni allievoa. Luciana Savignano, 79enne entusiasta, in questa fase della sua vita, di poter scegliere cosa e quando danzare, è protagonista di un progetto di videodanza, a cura di Francesco Posa, come interprete di Santa Sara la Kali, protettrice dei popoli gitani, in odore di Oriente, mentre una solista curiosa come Stefania Ballone, diplomata Scala nel 2000, ha danzato per Posa evocando Anna Bolena e ha presentato a Milano Oltre una sua creazione, “Lascaux”, ispirata al testo di Bataille, su musica di Vittorio Montalti, Leone d’Argento alla Biennale di Venezia. Alessandra Ferri, stella della Scala, del Royal Ballet inglese e dell’American Ballet Theatre, tornata alla danza dopo aver lasciato le scarpette tra il 2006 e il 2013, a 60 anni ha ricevuto la nomina di direttrice del balletto a Vienna, dove porterà il suo know how classico-moderno, da Roland Petit a Wayne McGregor. Inviterà Nicoletta Manni, neo-nominata étoile dopo un “Onegin” emozionante accanto a Roberto Bolle, che da tempo l’ha scelta come partner d’elezione alla Scala?

Nicoletta, testimonial di Fira contro l’artrite dopo Carla Fracci, ha appena pubblicizzato “La gioia di danzare”, per Garzanti. Rompendo le regole, Carla Fracci ha avuto un figlio, Alessandra Ferri due figlie; si vedrà se Manni, dopo aver impalmato il suo Timofej Andrjiashenko, seguirà l’esempio delle Signore, o magari quello di Susanna Salvi - quattro figli- laureata étoile sul palco dell’Opera di Roma nel 2021 dopo una recita di “Notre Dame de Paris” di Roland Petit- e dopo il film “Carla” (Fracci) di Emanuele Imbucci- dalla direttrice Eleonora Abbagnato-45 anni, due figli suoi e due del marito-, anche lei al modo parigino come ha fatto Manuel Legris a Milano per la 32enne Nicoletta. La famiglia delle Signore del balletto mostra di avere un lungo respiro in un lavoro speciale, che non conosce l’età della pensione.