Le promesse che non saranno mantenute

Alberto

Mazzuca

Adesso indossano tutti i panni dei salvatori dell’Italia. Dimenticando che molti di loro hanno fatto cadere il governo Draghi con una superficialità che lascia sbigottiti e che la dice lunga sul grado di

responsabilità della classe politica di questo Paese. Addirittura il centrodestra (Meloni, Salvini, il redivivo Berlusconi) se ne viene fuori con una proposta a dir poco strampalata: chi tra loro ha più

voti sceglie il premier. Allora che coalizione è se il primo si prende la poltrona più importante senza avere poi le capacità per guidare un Paese allo stremo? E che coalizione è se le scelte decisive non vengono fatte sulla capacità delle persone, sui meriti? Infatti già saltano fuori promesse

elettorali che difficilmente potranno essere mantenute: condoni fiscali, flat tax, nuove leggi per aumentare i salari, le pensioni minime e quant’altro, proroga dei bonus e superbonus. Facendo finta

di ignorare i fattori esterni (Bce e Ue) che di fatto vincolano la nostra spesa pubblica. Tutto è ora più difficile: abbiamo perso la credibilità che Draghi gode all’estero, abbiamo avuto la conferma che chi ha il gas in Europa non è disposto a cederlo perché il costo del razionamento sarebbe troppo

alto, abbiamo visto che la Bce si è già mossa annunciando l’incremento dei tassi di interesse e nello stesso tempo la disponibilità a contenere gli spread a condizione che vengano mantenuti i vincoli di

bilancio concordati con la Ue. Ci ritroviamo un’inflazione alta a causa del costo dell’energia,

addirittura parte del ceto medio non arriva alla fine del mese, i risparmi svaniscono. E ci siamo resi conto che la Russia non è fallita e che la guerra in Ucraina continua. Draghi parla di un "autunno complesso". E il Fondo monetario avverte che il prossimo anno il mondo sarà sull’orlo di una recessione e che l’Italia non se la passerà per niente bene con una crescita quasi a zero. Insomma,

l’azione sarà più difficile per chiunque vinca le elezioni. Draghi sostiene ancora che per uscirne fuori ci vuole il coinvolgimento di tutti. Peccato che invece stia finora emergendo solo il peggio

della politica.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro