Ore 2.50 di ieri, siamo in viale Monza. Un uomo vestito completamente di nero attraversa lo stradone verso via Monte San Gabriele, ma all’improvviso cambia passo e direzione dopo aver visto una Volante. Quel movimento insospettisce immediatamente gli agenti della Adriatica bis, che riescono in pochi secondi a raggiungere e bloccare Vincenzo S. per un controllo: lui dice di essere uscito di casa per andare a fare la spesa, ma l’orario notturno non aiuta a rendere credibile la bugia. Le verifiche in banca dati fanno emergere i numerosi precedenti del pregiudicato sessantaseienne nativo di Altamura e residente lì a due passi con il fratello. A quel punto, scatta la perquisizione: nel portafogli, i poliziotti del commissariato Greco Turro, guidati dal dirigente Carmine Mele, trovano tre involucri con altrettante dosi di cocaina del peso di 0,3 grammi l’una e 45 euro. A casa, spuntano altri 1,6 grammi, un bilancino di precisione e un telefono Alcatel.
Ed è proprio in quel cellulare ultradatato che gli investigatori trovano ulteriori spunti d’indagine: "Riesci a venire con un 30", "Con i soldi vengo", a testimonianza di un’attività di spaccio con vari acquirenti. Di più: durante i controlli nell’appartamento, sia il cellulare di Vincenzo S. che quello del fratello continuano a suonare senza sosta, anche se i due liquidano quelle chiamate come le richieste insistenti di un amico per invitarli a una partita di poker.
Alla fine, il sessantaseienne, recidivo per evasione, viene arrestato e portato in camera di sicurezza, d’intesa col pm di turno Rosaria Stagnaro, in vista della direttissima in programma ieri mattina.
N.P.