Le nuove frontiere della scienza. Fabbrica nello spazio ed ecodesign: "Così mettiamo a frutto il Pnrr"

L’incontro al Mics nella Giornata del Made in Italy: finanziati dal ministero otto programmi di studio. Dalle sperimentazioni su nuovi materiali allo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Stampa 3D per astronauti.

Le nuove frontiere della scienza. Fabbrica nello spazio ed ecodesign: "Così mettiamo a frutto il Pnrr"

Le nuove frontiere della scienza. Fabbrica nello spazio ed ecodesign: "Così mettiamo a frutto il Pnrr"

Una "fabbrica nello spazio" totalmente autosufficiente realizzata con tecnologie italiane, "fondata su un modello a circuito chiuso, senza scarti e con basso consumo energetico, che permetterebbe di produrre al di fuori dell’atmosfera terrestre gli oggetti necessari" grazie alla stampa 3D, rendendo superfluo l’invio costante di materiali dalla Terra. Una rivoluzione che consentirebbe di abbattere i costi della permanenza umana nello spazio, aprendo all’umanità nuove frontiere. È uno dei progetti promossi da Mics, Fodazione Made in Italy Circolare e Sostenibile che riunisce 12 università e centri di ricerca e 13 realtà imprenditoriali in settori come moda e tessile, legno e arredo, meccanica e innovazione.

L’incontro organizzato ieri al Made Competence Center Industria 4.0 in zona Bovisa, in occasione della prima edizione della Giornata mazionale del Made in Italy, è stato l’occasione per fare il punto su otto programmi di studio finanziati dal ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito del Pnrr. Progetti che spaziano dal design digitale e avanzato alle strategie di eco-design, dallo studio dei materiali a quello dei processi produttivi, dalla manifattura additiva ai nuovi modelli di business, fino alla progettazione e gestione della fabbrica circolare e sostenibile, basata su un uso delle tecnologie attraverso l’intelligenza artificiale e l’analisi dei dati. "Da più di trent’anni si parla di mettere in dialogo le aziende e la ricerca scientifica, per permettere all’Italia di rimanere agganciata ai Paesi di punta dell’economia internazionale", spiega Marco Taisch, docente di Digital and sustainable manufacturing al Politecnico di Milano e presidente Mics. "Adesso abbiamo gli strumenti per farlo – sottolinea – e siamo decisi a utilizzarli". Con oltre 150 milioni di euro investiti, le attività promosse dal Mics rappresentano il più vasto programma di ricerca condivisa finanziato in Italia negli ambiti della circolarità e della sostenibilità.

"Apprendere degli investimenti della fondazione e di un programma di ricerca così vasto riempie di ottimismo – è il messaggio del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana – non solo perché si tratta di trend sui quali converge l’attenzione economica globale, ma anche perché rilevo uno degli aspetti su cui è bene soffermarsi: la coesione tra gli attori di diversa natura e su temi chiave per lo sviluppo. Da sempre sostengo l’importanza di muoversi con compattezza, tra pubblico e privato". Anche il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha voluto inviare un messaggio: "La transizione deve tenere insieme il rispetto per l’ambiente, la storia del nostro sistema produttivo e le specificità della fase economica e sociale che vive il nostro Paese. È questo il senso profondo dello sviluppo sostenibile che ci caratterizza e che trova nel Made in Italy uno dei campi più rilevanti e significativi".

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