STEFANO PILLITTERI
Cronaca

Le grandi illusioni di chi è prigioniero dei debiti

L'illusione dei rinnovi e del consolidamento dei debiti: un loop pericoloso che porta a accumulare nuove e più lunghe scie debitorie

L’avvocato Stefano Pillitteri risponde ai dubbi dei lettori

L’avvocato Stefano Pillitteri risponde ai dubbi dei lettori

Quando una situazione debitoria comincia ad uscire di controllo, l’interessato sviluppa una illusione piuttosto tipica: che contrarre un nuovo debito possa “uccidere quello vecchio”. Così entra nel loop dei cosiddetti rinnovi. Viene chiesta nuova liquidità per estinguere il debito precedente, e in compenso decorre nuovamente il termine decennale per il pagamento delle rate. Risultato: anziché eliminare il vecchio debito se ne è portato a casa di nuovo e per più tempo. Mi è capitato, più volte, di vedere autentiche “scie debitorie” che, di rinnovo in rinnovo, hanno attraversato un paio di decenni.

Lo stesso vale per l’altra “grande illusione” di chi è sovraindebitato: che a risolvere tutto possa intervenire il cosiddetto “consolidamento”. Il messaggio, alimentato in via più o meno subliminale dalla pubblicità delle finanziarie, è: “rottama i tuoi debiti”, evocando una sorta di riduzione del peso mensile delle rate. In realtà per consolidamento si intende, né più né meno, l’accorpamento di più prestiti in un prestito unico. Che sicuramente comporta un migliore ordine del pagamento mensile di più rate a una pluralità di creditori, ma, a parte una gestione meno ansiogena, il debito ha subito qualche riduzione? Ovviamente è il contrario: il “consolidamento” passa, anch’esso, dall’estinzione dei prestiti da accorpare.

Come nel caso dei rinnovi, serve nuova liquidità, perché è un nuovo prestito finalizzato a “coprire” quelli originari, e in più l’estinzione anticipata ha un suo costo. Oneri che variano a seconda delle condizioni contrattuali, e vanno a pesare sull’entità della nuova rata unica. Oppure ad allungare i tempi del rientro, il che potrà comportare, sul lungo termine, un aumento degli interessi. Anche in questo caso si è portato in casa nuovo debito e per più tempo. Spesso, poi, i debitori, disorientati dai consigli contraddittori delle diverse finanziarie, operano una sorta di mix: alcuni debiti vengono consolidati, altri autonomamente rinnovati. È incredibile che livello di confusione possa produrre questo “fai da te”. Tant’è che il lavoro più faticoso, per i professionisti che si occupano di procedure per sovraindebitamento, è ricostruire la situazione debitoria dei loro assistiti. Fare i “piccoli chimici” finanziari è sempre una cattiva scelta. Affidarsi a un professionista serio è l’unica buona.

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