Empio
Malara*
Le alzaie sono l’alter ego dei Navigli: sono strade di servizio essenziali per navigare controcorrente con le barche trainate dai cavalli da una delle rive. Prima del Novecento un animale da tiro non poteva portare più di 5 o 6 quintali, mentre un barcheggio trainato da quattro cavalli poteva trasportare fino a 1200 quintali, un carico che per via di terra avrebbe richiesto 200 cavalli e un numero considerevole di uomini. È facile dedurre da questo confronto l’importanza della navigazione controcorrente e l’indispensabilità delle alzaie lungo i Navigli e l’esigenza per l’alzaia di passare sotto i numerosi ponti per evitare l’interruzione della navigazione. "Pareva di navigare in mezzo ai prati" notava Raffaele Calzini (18851953) nel suo bellissimo racconto del viaggio in barca di Berrettarossa da Pavia al lago Maggiore. A metà del Novecento le barche risalivano i Navigli trainate non più dai cavalli ma dai trattori che trainavano vuote le chiatte in ferro con le quali si alimentava la darsena di Milano di sabbia estratta dal terrazzo del Ticino. Alla fine degli anni Settanta terminava la secolare navigazione commerciale sui Navigli e terminava anche la funzione di traino delle barche dalle alzaie. Nel 1987, in occasione dell’anno europeo dell’ambiente, l’Associazione Amici dei Navigli presentava al Museo di Milano di via S.Andrea la proposta di riuso delle alzaie come ciclo-alzaie per raggiungere da Milano in bicicletta i parchi regionali del Ticino e dell’Adda. L’obiettivo era usare le alzaie, interdette al traffico veicolare, come piste ciclopedonali a cui si accompagnava il progetto di utilizzo delle aree ad esse adiacenti per comporre un giardino lineare e realizzare un corridoio ecologico. Un progetto esemplificativo veniva realizzato a cura dell’Associazione Amici dei Navigli all’inizio degli anni 90 nel tratto del Naviglio Grande in Milano a confine con Buccinasco. Oggi le ciclo alzaie sono estese a tutto il sistema dei Navigli e sono molto frequentate, ma i giardini e la composizione dei corridoi ecologici da Milano ai parchi del Ticino e dell’Adda restano ancora da realizzare. Gli Amici dei Navigli si augurano che la realizzazione avvenga con i finanziamenti della promessa transizione ecologica.
* Presidente associazione
Amici dei Navigli