Lavori infiniti, il cinema non apre

Il ritardo dei lavori al Cineteatro Peppino Impastato a Cologno Monzese causa il rinvio dell'apertura della nuova stagione cinematografica. La società appaltatrice non ha recuperato il gap accumulato, con il restyling ancora in corso nonostante le promesse del Comune.

Lavori infiniti, il cinema non apre

Il ritardo dei lavori al Cineteatro Peppino Impastato a Cologno Monzese causa il rinvio dell'apertura della nuova stagione cinematografica. La società appaltatrice non ha recuperato il gap accumulato, con il restyling ancora in corso nonostante le promesse del Comune.

Salta l’avvio della nuova stagione del Cineteatro Peppino Impastato a causa del ritardo dei lavori. La società appaltatrice non ha recuperato il gap accumulato in questi mesi. Il cantiere doveva essere chiuso a metà marzo, ma in quella data l’azienda che si è aggiudicata l’appalto da 700mila euro aveva eseguito solo il 5% degli interventi previsti dal contratto. Nonostante gli annunci del Comune sulla fine del cantiere a giugno, a oggi le operazioni di restyling sono ancora in corso e non termineranno in tempo per l’inizio della nuova stagione cinematografica. "Non abbiamo mai nascosto le criticità reali, ma ricordo anche il fallimento di tanti lavori affidati dalla passata amministrazione. Cito il mausoleo, ormai tale, dell’ex area feste, i mancati lavori di sistemazione della scuola Pascoli, Villa Citterio - commenta l’assessore ai Lavori pubblici Loredana Verzino -. Le lungaggini dei lavori da parte della ditta affidataria non sono prevedibili e non abbiamo scelto noi di riqualificare il cineteatro con quella modalità". Per il restyling dell’edificio di via Volta, 385mila euro sono arrivati dalla Regione e la restante quota dal Pnrr: si tratta del primo intervento sostanziale, che vedrà la realizzazione di un cappotto capace anche di isolare acusticamente il palazzetto oltre che ridurre dispersioni e consumi energetici. Il progetto era stato pensato più di un anno e mezzo fa e licenziato poi a marzo 2023 dal commissario prefettizio.

"L’Amministrazione ha pochissimi strumenti. Uno è la risoluzione contrattuale per gravi motivi, intrapresa poche volte e in casi straordinari perché significa ricominciare tutto il procedimento con una nuova gara - spiega Verzino -. L’altro strumento consiste nell’applicazione delle penali, ma questa modalità non cambia di una virgola l’atteggiamento della ditta: anzi, talvolta è un modo per rallentare maggiormente la fine dei lavori". Così, ci si affida ai buoni auspici per riaprire la sala cittadina almeno a ottobre, senza aver recuperato i ritardi accumulati fin dall’avvio del cantiere. "Spero vivamente che la società Marotta di Salerno, affidataria dell’appalto, con l’ulteriore proroga accordata ci consegni la struttura per poter avviare la stagione del cineteatro ad autunno, certi che non partirà sicuramente a settembre". Laura Lana