
di Giambattista Anastasio
È accettabile che un’azienda controllata dalla Regione Lombardia, quindi da un’istituzione pubblica, tardi a pagare chi lavora per essa mettendolo così in ovvia difficoltà, per di più in un periodo come questo, segnato dalle incertezze di una pandemia che non è ancora alle spalle? E se l’azienda che tarda a pagare si chiama Aler Milano e chi lavora per essa si occupa di mantenere puliti e vivibili quartieri come quello di San Siro, non viene spontaneo pensare che manchino le fondamenta sulle quali far poggiare i protocolli per il rilancio delle periferie sottoscritti in Prefettura?
Domande, queste, suscitate dalla vicenda di Simona Ditella, titolare della Essedi Splendor, un’impresa che si occupa di fare le pulizie, disinfestare gli ambienti e curare il verde anche nei condomìni di Aler Milano. Nel dettaglio sono 10 gli stabili popolari per i quali la Essedi aspetta di essere retribuita e si tratta di stabili situati in via Abbiati (quartiere San Siro, appunto), via Pomposa (Corvetto), via Russoli e viale Famagosta (Barona), via Val Devero (Forze Armate-Baggio), via Baroni (Gratosoglio) e in via Marcona (corso 22 Marzo). L’ultimo pagamento liquidato alla Essedi da Aler Milano per i servizi resi in questi condomìni è quello relativo alle mensilità di marzo e aprile 2021.
Detto altrimenti: negli ultimi 7 mesi alla Ditella e alla sua impresa non è stato liquidato manco un euro. L’azienda lombarda dell’edilizia pubblica, invece, dovrebbe pagare entro 60 giorni. Quindi il corrispettivo per i lavori eseguiti a maggio e giugno sarebbe dovuto arrivare entro fine agosto e quello per i lavori assicurati a luglio e agosto entro fine ottobre. Senza contare le due rate relative alla cura del verde. Invece, non solo non è stato liquidato alcunché ma la gran parte di questi pagamenti saranno onorati solo nel 2022, alla faccia dei 60 giorni, dell’approssimarsi del Natale (con relativa necessità di garantire anche le tredicesime oltre agli stipendi ordinari) e alla faccia dell’aiuto che le istituzioni pubbliche dovrebbero dare, specie ora, ai piccoli imprenditori.
A mettere nero su bianco lo slittamento dei pagamenti è stata la stessa Aler Milano in una mail con la quale, il 22 novembre, ha risposto alla Ditella, che chiedeva lumi sugli arretrati. La mail è firmata da Francesco Cerundolo, responsabile della struttura Bilancio, Contabilità e Piani di Rientro di viale Romagna. Una mail nella quale si legge: "Certamente sensibili alle criticità da Lei evidenziate, Le precisiamo che, date le disponibilità finanziarie aziendali è stato possibile pianificare il pagamento della terza rata di pulizie 2021 a tutte le autogestioni Aler entro la prima metà del mese di dicembre p.v.". Non è finita: "Per quanto riguarda i pagamenti delle altre spese da Lei segnalate saranno eseguite probabilmente – si badi l’avverbio –, salvo verifiche delle disponibilità finanziarie al momento del pagamento – si badi l’ulteriore precisazione –, nei primi mesi del 2022". Come si evince dalla mail, gli inquilini dei condomìni già menzionati hanno istituito comitati di autogestione. Questo significa che formalmente sono i comitati a pagare le imprese di pulizia. Ma lo fanno coi soldi a loro trasferiti da Aler.
"Il problema più grande – spiega Ditella – è che, con i soldi che mi arrivano dai lavori in altri condomìni, sto cercando di pagare con puntualità i miei 15 dipendenti, i professionisti a partita Iva e i miei fornitori, 20 persone in tutto. Ma non riesco ad essere altrettanto puntuale con i vari adempimenti fiscali, come Inail e Inps, e vado regolarmente incontro a sanzioni, pago il 30% più del dovuto perché pago in ritardo. Quello che guadagno va tutto in more, sanzioni e interessi: una situazione che non posso più accettare perché sono penalizzata da colpe non mie. E chiudere, per me, significherebbe vanificare 10 anni di onorato lavoro. Tanti ne ha la mia impresa".
mail: giambattista.anastasio@ilgiorno.net