REDAZIONE MILANO

"L’attività fisica ha ridotto l’aggressività"

La cultura cinofila e l’attività fisica come forma di controllo dell’aggressività. Nazareno Fedele è il proprietario di un amstaff di nome Jason che ha 5 anni: "In famiglia abbiamo sempre avuto American Staffordshire Terrier: Jason lo abbiamo acquistato nello stesso allevamento di fiducia a cui ci rivolgiamo da vent’anni ma sin da piccolo ha mostrato un atteggiamento un po’ particolare. Preciso che non ha mai aggredito nessuno ma diciamo che non era ben disposto verso i suoi simili e anche verso alcune persone che, sulla base di criteri imperscrutabili, non gli andavano a genio". Da due anni Narazeno si è messo nelle mani di Stefano Blecich, presidente dell’associazione Bull & Love Rescue, per un percorso di rieducazione. Il cane adesso appare molto più tranquillo e disciplinato: "Avevo chiesto aiuto anche ad altri addestratori ma non hanno risolto la situazione, anzi il quadro è pure peggiorato. Stefano ha usato un metodo diverso, basandosi sulla cultura cinofila e sull’addestramento da utilità e difesa. Il primo passo lo deve fare il proprietario che deve essere consapevole di avere a che fare una razza con spiccate doti di aggressività. Purtroppo spesso invece si sceglie un amstaff sulla base di criteri estetici, senza avere alcuna idea delle sue caratteristiche. È un cane che va educato e che bisogna imparare a gestire.

Grazie all’addestramento, Jason adesso è consapevole che sono io il leader e che non deve prendere l’iniziativa come se fosse lui il capobranco: riesco dunque a “comunicare“" col mio cane che sa quello può e non può fare e obbedisce agli ordini. A fornirgli maggiore equilibrio è stata anche l’attività fisica: prima mi limitavo a fare con Jason una passeggiata intorno all’abitazione ma tornava a casa che era ancora più agitato di prima. Adesso mi alzo la domenica alle sette perché segua un programma intenso con salti e ostacoli…".