L’Associazione Alla scoperta dei nostri tesori

Alberto

Oliva

Dal 1997 esiste a Milano un’associazione preziosa per il suo programma di iniziative culturali qualificate e piacevoli, che aiutano chi ama la città a scoprirne i segreti e le bellezze nascoste. La storia dell’Associazione è quella di un connubio non sempre felice ed armonico, ma sempre indispensabile e vitale: quello tra la cultura e la natura. Muoversi tra le grandi rappresentazioni dell’arte e della storia e le commoventi scenografie dei paesaggi: Milano, Lombardia, Italia, Europa, mondo. I soci fondatori affermano: “Librarsi è il nostro motto: scoprire nuove terre, certo; ma anche avere nuovi occhi“. Gli occhi dell’associazione sono, in particolare, Paolo Conzi, presidente dall’alba del 26 novembre 1997, insieme con Olivia Dallari, che occupa dal 2005 la segreteria. Oltre a loro sono tante le persone che con entusiasmo contribuiscono alla vita associativa proponendo sempre nuove scintille creative. Fra loro spiccano Elisabetta Alborghetti, laureata in lingue e letterature straniere, insegnante d’inglese e di dizione british, nonché attrice amatoriale e avida lettrice, ma anche Spartaco Barbani, dalla formazione completamente diversa, in quanto è un informatico e programmatore web. L’eclettismo dei soci contribuisce a una proposta di attività molto ricca e variegata, che unisce visite a monumenti e luoghi d’interesse permanenti a visite legate a momenti particolari, eventi e manifestazioni di attualità. Si va dalle visite guidate (come quella a Musocco o Crescenzago o agli altri borghi annessi alla città) a incontri, lezioni, gite fuori porta, sempre in compagnia di guide competenti e appassionate. Il prossimo appuntamento che l’associazione propone è la ghiotta visita guidata alla Fondazione Rovati dal titolo "Fiammelle etrusche". A condurla, accompagnando chi vorrà partecipare, è Valeria Gerli, grande appassionata di archeologia e profonda conoscitrice della storia di Milano. Alla Fondazione sarà possibile ammirare la collezione permanente arricchita dalla rotazione di alcuni importanti prestiti, tra cui l’imperdibile lampadario di Cortona. Il lampadario in bronzo fuso con ritocchi ed applicazioni, esposto fino al 5 marzo in esclusiva, fu prodotto nell’’Etruria settentrionale interna a metà IV sec.a.C.: sul bordo presenta sedici beccucci per l’olio e teste di Acheloo.

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