È stato fissato per il 27 marzo davanti alla Corte d’assise il processo per Alessia Pifferi, la 37enne in carcere da fine luglio scorso per aver lasciato morire di stenti la figlia Diana, di quasi un anno e mezzo, abbandonandola da sola in casa per sei giorni.  Lo ha deciso il gip Fabrizio Filice dopo la richiesta di processo con rito immediato formulata dai pm Francesco De Tommasi e Rosaria Stagnaro. La Procura ha deciso di contestare nell’imputazione di omicidio volontario anche l’aggravante della premeditazione, che era stata esclusa nella misura cautelare. Omicidio aggravato pure dall’aver ucciso la figlia e dai motivi futili e abietti. La piccola, scrivono i pm nell’imputazione, venne lasciata "priva di assistenza e assolutamente incapace, per la tenerissima età, di badare a se stessa, senza peraltro generi alimentari sufficienti e in condizioni di palese ed evidente pericolo per la sua vita, pure legate alle alte temperature del periodo".  Tutto ciò causò "nella minore una “forte disidratazione“, con “deragliamento delle funzioni cellulari con particolare riferimento al sistema nervoso centrale e al circolo“, culminato nel decesso". La donna nel processo rischia la condanna all’ergastolo. La difesa, punterà su una istanza di perizia psichiatrica.

Cronaca

È stato fissato per il 27 marzo davanti alla Corte d’assise il processo per Alessia Pifferi, la 37enne in carcere da fine luglio scorso per aver lasciato morire di stenti la figlia Diana, di quasi un anno e mezzo, abbandonandola da sola in casa per sei giorni.
 Lo ha deciso il gip Fabrizio Filice dopo la richiesta di processo con rito immediato formulata dai pm Francesco De Tommasi e Rosaria Stagnaro. La Procura ha deciso di contestare nell’imputazione di omicidio volontario anche l’aggravante della premeditazione, che era stata esclusa nella misura cautelare. Omicidio aggravato pure dall’aver ucciso la figlia e dai motivi futili e abietti. La piccola, scrivono i pm nell’imputazione, venne lasciata "priva di assistenza e assolutamente incapace, per la tenerissima età, di badare a se stessa, senza peraltro generi alimentari sufficienti e in condizioni di palese ed evidente pericolo per la sua vita, pure legate alle alte temperature del periodo". 
Tutto ciò causò "nella minore una “forte disidratazione“, con “deragliamento delle funzioni cellulari con particolare riferimento al sistema nervoso centrale e al circolo“, culminato nel decesso". La donna nel processo rischia la condanna all’ergastolo. La difesa, punterà su una istanza di perizia psichiatrica.

Lasciò morire di stenti la sua bimba  A fine marzo il processo alla madre    

Milano

Chi entra e chi sono i più votati La squadra del sindaco Zanelli fra i veterani e le new entry

Ndrangheta, PS sequestra 4 immobili e conti Rho  

Rho, sequestrato il tesoro del boss Cristian Bandiera 

Como

Cristina, il sequestro e la morte La sorella: dopo 48 anni sì alla giustizia, no al perdono

Potrebbe interessarti anche

Pavia

Furbetti della multiservizi:  4 anni e 4 mesi a un dirigente    

Monza Brianza

"Estradato a Dubai, provvedimenti nulli"    

Lo skyline di Porta Nuova a Milano oscurato dallo smog

L'avvocato e lo smog: "Quattro anni di odissea, ma Comune e Regione dovranno risarcirmi"

Lasciò morire di stenti la sua bimba  A fine marzo il processo alla madre     - Cronaca

Milano, tutte le ultime notizie, foto, video, eventi ed aggiornamenti di oggi in tempo reale

Lasciò morire di stenti la sua bimba A fine marzo il processo alla madre

Accusata di omicidio premeditato, la 37enne Alessia Pifferi rischia l’ergastolo

Iscriviti alla newsletter.

Il modo più facile per rimanere sempre aggiornati

Dalla stessa sezione