MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Milano, in largo De Benedetti un grattacielo al posto dell’Anagrafe. Il Comune accetta i 30,5 milioni di Coima

Dieci mesi dopo l’asta all’incanto, la società di Catella si aggiudica due immobili municipali: in via Messina 53 sorgerà uno studentato, in Porta Nuova un edificio da 17 piani

L’anagrafe di largo De Benedetti

Milano – Dieci mesi dopo l’asta, il dado è tratto. Il Comune ha rotto gli indugi e ha deciso di accettare l’offerta economica di 30,5 milioni di euro da parte di Coima Sgr per l’immobile di largo De Benedetti, a pochi metri dai grattacieli di Porta Nuova realizzati proprio dal gruppo immobiliare guidato da Manfredi Catella, dove finora c’era un Ufficio dell’Anagrafe, e per l’immobile di via Messina 53 dove c’era l’Ufficio autopubbliche del Comune. L’area di via Messina – annuncia Coima in una nota – "sarà destinata a servizi privati di interesse pubblico quali ad esempio studentati a tariffe convenzionate con il Comune", mentre in largo De Benedetti la società immobiliare prevede "un intervento edilizio con superficie pari a 6.261 metri quadrati di SL", cioè di superficie lorda, una grandezza immobiliare che potrebbe tradursi nella realizzazione di un piccolo grattacielo, più o meno delle dimensioni della Torre Aria a Porta Nuova, 80 metri per 17 piani.

Sì, perché gli attuali due immobili di largo De Benedetti – l’Anagrafe verrà ricollocata in viale Zara 100, come condiviso in un percorso fra l’Amministrazione e i Municipi 2 e 9 – saranno demoliti e lì nascerà un nuovo palazzo. Coima, però, non svela ancora se l’immobile avrà una destinazione residenziale o direzionale. Certo è che l’obiettivo di Catella è inserire i 3.129 metri quadrati di largo De Benedetti nel progetto di rigenerazione urbana di Porta Nuova Gioia, oggetto di un masterplan che include gli sviluppi di Gioia 22, I Portali, Pirelli 32, Pirelli 35, Pirelli 39 per circa 270 mila mq che porteranno a un sostanziale raddoppio della prima fase di sviluppo di Porta Nuova, e delle relative aree limitrofe per le quali Comune e Coima hanno sottoscritto una convenzione per la riqualificazione delle aree pubbliche.

Ma perché sono passati dieci mesi dall’asta all’incanto del 30 settembre 2022 con cui il Comune puntava a far cassa con la vendita del lotto De Benenetti 1-Messina 53 e del lotto via Messina 50-via Cenisio 2 (nessuna offerta per questo lotto)? Nel bando il Comune aveva precisato che l’aggiudicazione sarebbe stata automatica in caso di asta con un rilancio di almeno cinque milioni di euro. Ma Coima ha offerto 30,5 milioni di euro, “solo’’ 1.598.88 euro in più rispetto alla base d’asta. E così Palazzo Marino ha preso tempo per decidere se accettare l’offerta di Catella o lanciare una nuova asta per provare a ottenere più di 30,5 milioni. La Giunta guidata dal sindaco Sala, alla fine, ha accettato gli euro di Coima. Pochi (ma mica tanto), maledetti e subito. "L’atto di compravendita potrà essere sottoscritto fra Palazzo Marino e l’operatore nel corso del 2023 o nei primi mesi del 2024", detta i tempi una nota di Palazzo Marino.