
Pizzoni, vicepresidente di Orticola: fondamentali per il nostro benessere "Milano è messa bene per quantità, il problema è la manutenzione".
Gli interventi sul verde a Milano per migliorare il benessere dei cittadini sono all’attenzione della città. Non si dimentichi, però, che la cura delle piante è fondamentale. È il pensiero dell’architetto Filippo Pizzoni, vice-presidente di Orticola di Lombardia. In occasione dell’evento “Milano e il verde”, alla presenza del suo fondatore Federico Benassati e moderato dal suo presidente Vincenzo Piazza e da Mattia Boffi Valagussa, l’architetto paesaggista racconta la sua visione. "Le piante sono esseri viventi, quindi vanno guardate con interesse e anche con amore, vanno curate, non sono degli oggetti", afferma.
Come includerle in un progetto di revisione urbanistica della città? "Milano ha già in progetto diversi interventi sul verde urbano. È all’attenzione della città l’interesse per le piante. Però in città, soprattutto nel centro, non c’è molto posto. Quindi bisogna valutare l’equilibrio tra il desiderio di averle e la possibilità di piantarle. È bello chiedere più piante ma non è detto che ci sia la possibilità di piantarle per via delle zone pavimentate, dei sottoservizi, non c’è terra disponibile. Inoltre, devono essere curate. Oggi abbiamo a disposizione conoscenze più avanzate rispetto a 20 anni fa riguardo la cura delle piante, la loro manutenzione non è solo una questione estetica ma anche di salute perché le piante contribuiscono a migliorare il benessere degli esseri umani".
Ad esempio? "Aumentano la biodiversità, abbassano le isole di calore di 4-5 gradi, assorbono CO2, forniscono i cosiddetti servizi ecosistemici. Insomma, comportano molti vantaggi, motivo per cui quando si sta in un bosco è più sano. Una serie infinita di studi ha dimostrato, infatti, che il “forest bathing” ha numerosi effetti positivi. Non solo sulla salute fisica. Il rapporto con il verde ha effetti positivi anche sulla salute mentale".
Non basta decidere di piantare più piante, devono anche essere curate. "Sì, affinché le piante siano curate bene, servono competenze elevatissime nella manutenzione. Bisogna scegliere i professionisti e gli operatori anche in base ai loro studi ed esperienze. Un agronomo ha delle competenze ampie che vanno dall’agricoltura alla zootecnia mentre un alboricoltore è un professionista specializzato nella cura degli alberi. Quindi un agronomo specializzato in alboricoltura è più indicato di un agronomo che non ha questa specializzazione".
Su quali zone punterebbe per piantare nuovi alberi? "La città è molto grande. In centro, lungo la linea della metropolitana 4, sono già state piantate diverse piante. Allo studio c’è l’intenzione di recuperare una parte dell’Ippodromo. Speriamo si riuscirà. Ma ribadisco che è bene avere operatori veramente formati prima di realizzare nuovi spazi verdi".
Il verde a Milano, quindi, non è abbastanza. Si potrebbe migliorare? "In centro non è sufficiente ma non può crescere più di tanto. Milano è messa abbastanza bene a livello europeo per quantità, il problema di nuovo è la cura".
Orticola, la mostra mercato di piante rare che si svolge ogni anno a maggio, organizzata dall’associazione Orticola di Lombardia, è un evento gioioso, colorato, divertente. Come aggiungere alla città un altro tocco di colore per migliorarla? "Milano è una delle che città che dà attenzione a tutto. A settembre si svolge anche Green Week (dal 18 settembre al 21 settembre 2025), quattro giorni a Milano completamente dedicati al verde".
Progetti futuri? Nuove idee per l’edizione dell’anno prossimo? "Ogni anno investiamo sulla continuità, non c’è sempre bisogno di inventarsi cose nuove, l’importante è fare bene quello che sappiamo fare. La mostra di Orticola ha un biglietto d’ingresso concordato con il Comune perchè i proventi li devolviamo alla manutenzione e alla cura di alcuni spazi della città come, ad esempio, l’area verde di piazza Santo Stefano e il giardino del Brolo, il giardino di Palazzo Reale, la Pergola di Leonardo al Castello Sforzesco, il cortile di Palazzo Dugnani".