
Daniele Nahum consigliere comunale di Azione ha annunciato che denuncerà l’hater che lo ha insultato su Instagram
"Almeno ad Auschwitz avevate un posto dove lavorare, mangiare e dormire". E più avanti l’Olocausto definito "una farsa" e "è finito il tempo di fare le vittime". È il messaggio ricevuto su Instagram da Daniele Nahum, consigliere comunale di Azione ed esponente della Comunità ebraica milanese, all’indomani dell’aggressione in un autogrill contro un cittadino francese di religione ebraica. Un messaggio - dice il consigliere - che "va oltre il tollerabile". E per questo ha deciso di denunciare l’autore, che nel frattempo però ha cancellato il messaggio. "Ma ho fatto gli screenshot e ho visto benissimo chi è".
Nahum, come si è sentito dopo aver letto quel messaggio?
"Ricevo messaggi di insulti e minacce in continuazione, ci sono quasi abituato. Ma quando Israele commette qualche altrocità, in qualche modo li capisco, anche se non lo giustifico. In questo caso però è stato un cittadino francese con la sola colpa di indossare la kippah ad essere stato aggredito al grido di “Palestina libera“ e “Assassini“, eppure quelli da condannare siamo ancora e sempre noi. Quando però ho visto il riferimento ad Auschwitz ed Anna Frank ho pensato che era davvero troppo. L’ho pubblicato in modo da rendere evidente a tutti il livello di odio di cui siamo oggetto. E domani (oggi, ndr) presenterò la denuncia".
Ha avuto messaggi di vicinanza e solidarietà?
"Molto pochi a dire il vero. Pochissimi dai colleghi, giusto quelli del mio partito. Del resto, nel quartiere ebraico di Milano gli episodi di intolleranza e antisemitismo si ripetono ogni settimana e nessuno dice nulla, quasi fosse una cosa ormai normale. Ecco, mi sembra che l’antisemitismo si stia “normalizzando“. Usando il pretesto di Gaza si attaccano cittadini italiani, come il sottoscritto, che nulla hanno a che fare con lo Stato di Israele e hanno la sola “colpa“ di essere ebrei. Oltretutto non conta niente che io mi sia espresso più volte contro quello che fa Israele e sia favorevole al cessate il fuoco immediato. Resto un nemico".
C’è qualcosa che si può fare per provare a ritrovare un clima più civile?
"Credo che la politica non si faccia sentire abbastanza. Le proteste e l’indignazione contro l’antisemitismo non sono mai assolute, ci sono sempre dei distinguo che riguardano la situazione di Gaza. Eppure, mi chiedo, se ci fossero episodi di violenza o intolleranza contro cittadini di fede musulmana, che tipo di reazioni ci sarebbero? Per quanto riguarda Milano, il sindaco ha condannato quello che è avvenuto nell’autogrill, ma vorrei vedere delle azioni più concrete, magari delle campagne di sensibilizzazione, delle azioni nelle scuole, che ancora non vedo".
Luca Tavecchio