
Lo spettacolo è costruito sulle testimonianze di ex dipendenti nell’ambito del progetto Playing Skyline
"Di giorno costruivamo macchine, la sera cercavamo di coltivare una famiglia!". È questo l’incipit dello spettacolo-documentario “L’amore ai tempi dell’Alfa“ in scena mercoledì 30 alle 21 al teatro civico De Silva di Rho e il 10 maggio alla stessa ora nella sala Luca Attanasio del centro civico Agorà di Arese. Lo spettacolo rientra nel progetto “Playing Skyline: performance tra ex fabbriche e nuovi cantieri“ coordinato dai Comuni di Rho e di Arese, realizzato dalle associazioni Teatro dell’armadillo, Contamina Aps e Afk Progetto giovani, con il contributo di Fondazione comunitaria Nord Milano. L’obiettivo è quello di riflettere attraverso le arti performative partecipate sui profili socioculturali e urbani delle città, dal passato al futuro. In un’ottica partecipativa, con una visione collettiva, tra ex fabbriche e nuovi cantieri, tra vecchie e nuove destinazioni d’uso dei luoghi.
Lo spettacolo “L’amore ai tempi dell’Alfa“ è stato costruito sulle testimonianze di ex operai e impiegati dell’Alfa Romeo durante gli anni ’70 e ’80, con particolare attenzione all’universo femminile e ai diritti dei lavoratori. Il testo dello spettacolo è stato scritto da Massimiliano Mancia, direttore artistico del Teatro dell’armadillo di Rho. Cresciuto al Siolo di Arese, un condominio dove si respirava l’aria della fabbrica perché la maggior parte delle famiglie era di operai o impiegati dell’Alfa, ha cercato prima nei suoi ricordi e poi in quelli dei suoi vicini di casa il materiale per la scrittura del testo.
Le tredici scene, in un alternarsi di storie soggettive e collettive, raccontano la paradossale dicotomia tra la vita promiscua, caotica, rumorosa della fabbrica di Arese che negli anni Ottanta e Novanta contava oltre 19mila dipendenti, e la dimensione sentimentale, poetica, amorosa delle singole donne, dei singoli uomini che, con storie diverse e comuni speranze, costruivano il loro futuro e la loro famiglia. La rappresentazione si sviluppa su una struttura a mosaico tra sentimenti, ricordi e impressioni. "Viviamo in un territorio in continua evoluzione, dove trovano spazio nuove costruzioni e gli ambienti si trasformano – dichara l’assessora alla cultura Denise Scupola –. Arese ha sempre legato il suo nome all’Alfa Romeo e il nostro desiderio è che la nostra storia, la nostra identità, il nostro passato non vadano persi. In questi tempi dinamici, è importante anche ricordare, attraverso queste performance, luoghi storici e racconti di vita che hanno caratterizzato la nostra comunità".
La drammaturgia e la regia sono di Massimiliano Mancia, gli interpreti Maria Albanese, Lucia Azzone, Alessandro Bertolini, Anna Buccolo, Nenzi Cipriani, Angelica De Florio, Sara Dentato, Giorgio Lazzaroni, Manuela Lucchini, Giacomo Prandini, Simone Restuccia, Simona Spaccialbelli, Sarah Stasi, Isotta Visconti, Anna Giulia Zucchi. Musiche dal vivo di Celeste Lucchini e Giancarlo Vighi.