
Uno degli autori pizzicato dalle telecamere
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Milano, 2 marzo 2022 - La tecnica era collauditissima: il primo entrava, salutava con cortesia la commessa, prendeva alcuni capi d’abbigliamento da provare ed entrava in camerino. Poi l’uomo usciva, lasciando la merce nello spogliatoio. A quel punto, spuntava la complice, che, spacciandosi a sua volta per cliente, prendeva i vestiti senza staccare le placche anti-taccheggio, li infilava in una borsa schermata e se ne andava come se niente fosse.
La banda di ladri romeni è stata smantellata ieri dai carabinieri della Compagnia di Roma Centro: in quattro sono stati ammanettati tra Italia, Romania e Danimarca, gli altri sette sono ancora ricercati. La base operativa era nella Capitale, in un appartamento procurato dal quarantanovenne Antonio Pizzuto, ma la metà dei 14 colpi sono andati in scena all’ombra della Madonnina. I primi due, entrambi sventati in extremis dagli addetti alla sicurezza, sono datati 12 marzo 2019. Alle 18 di quel giorno, la direttrice del punto vendita D.Mag di via Manzoni chiama il 112 per segnalare che poco prima un vigilante ha scoperto un ladro, senza però riuscire a bloccarlo: dalle immagini delle telecamere emerge che nel negozio sono entrati Costel A. e Ionut V., di 25 e 40 anni, già sospettati all’epoca dai militari di altri raid nelle boutique romane. Non basta: la donna racconta che episodi identici si sono verificati un mese prima, tra il 7 e il 23 febbraio, in un altro negozio della catena. Sempre il 12, un altro tentativo viene segnalato all’Outlet Matia’s di corso Vercelli. Il 29 marzo 2019, poi, viene arrestata all’aeroporto di Orio al Serio Larisa M.: nello zaino vengono trovati una giacca coprispalla Versace da 720 euro, una giacca Saint Laurent Paris da 3.990 euro e un trench della stessa marca da 5.990 euro.
Gli ultimi due capi sono stati rubati dieci giorni prima nella boutique di via Sant’Andrea 21, in pieno Quadrilatero, anche se la store manager si accorgerà dell’ammanco solo dopo essere stata contattata dagli investigatori. Non basta. Il 24 marzo, i commessi della Coin di corso Vercelli si accorgono del furto di diversi capi d’abbigliamento griffati, mentre il 30 marzo è il viceresponsabile del punto vendita Stone Island di corso Venezia a presentare denuncia contro ignoti per il furto di tre giacche, una maglia e due felpe per un valore complessivo di 1.560 euro. Una raffica di incursioni, con il medesimo modus operandi.
Stando alle indagini, il bottino prendeva due strade: a volte veniva piazzato in Italia a ricettatori di fiducia a un prezzo pari al 20-30% del valore commerciale; a volte veniva trasportato e smerciato in patria. L’operazione "Scacco alle torri" ha certificato che gli operativi dell’organizzazione arrivavano dalla Romania con voli low cost, mettevano a segno i blitz e poi ripartivano. Nel corso dell’inchiesta, dieci persone sono state arrestate in flagranza; e i militari sono riusciti a recuperare e restituire ai legittimi proprietari refurtiva per più di 50mila euro.