La “talpa“ della M4 ha una nuova casa. Dalla Triennale al Museo della Scienza

La testa di una delle sei frese scavatrici utilizzate per la realizzazione della metropolitana M4 è stata trasportata al Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci come simbolo del progresso nel settore dei trasporti. 58 tonnellate di storia, trasportate di notte, per entrare a far parte delle sue collezioni.

La “talpa“ della M4 ha una nuova casa. Dalla Triennale al Museo della Scienza
La “talpa“ della M4 ha una nuova casa. Dalla Triennale al Museo della Scienza

Grandi operazioni notturne al Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci dove è arrivata la “testa” di una delle sei frese scavatrici utilizzate da Webuild per la realizzazione della metropolitana M4, La Blu del capoluogo lombardo.

La testa fresante della TBM (Tunnel boring machine) chiamata più amichevolmente talpa meccanica, dopo essere stata esposta davanti alla Triennale in occasione della mostra “Costruire il futuro. Infrastrutture e benefici per persone e territori” si è rimessa in marcia verso quella che, al momento, sarà la sua nuova dimora. Il Museo è stato infatti identificato proprio per il suo forte legame con il mondo dello sviluppo tecnologico e industriale, facendosi testimone di storie di persone, invenzioni, ricerche, scoperte e realtà d’impresa che hanno contribuito a trasformare la società negli ultimi due secoli, con particolare riferimento all’Italia. La testa della TBM entra a far parte delle sue collezioni in quanto simbolo del progresso nel settore dei trasporti e dell’innovazione: la metropolitana è uno dei sistemi di mobilità più ingegnosi ed efficaci per riuscire a oltrepassare il traffico. Lunedì, nel cuore della notte, la testa della TBM, che ha un diametro di 6,7 metri e pesa 58 tonnellate, si è messa in marcia, grazie ad un trasporto eccezionale partito da Viale Alemagna percorrendo viale di Porta Vercellina, ha proseguito verso viale Papiniano, per poi arrivare in Via Olona all’alba di martedì da dove è entrata tramite una gru che l’ha calata fin dentro il cortile del Museo. Da lì è stata posizionata nei giardini accanto al Padiglione Ferroviario.

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