La sicurezza delle password tutela gli utenti

Le password sono cruciali per la sicurezza online. L'ACN e il Garante per la protezione dei dati personali hanno emesso Linee Guida per migliorare la conservazione delle password e prevenire violazioni dei dati personali. Un passo importante per rendere il cyberspazio più sicuro.

Razzante*

Al cuore della sicurezza degli utenti della Rete ci sono le password, semplici codici alfanumerici che fungono da guardiani dei segreti digitali e dei dati sensibili. Le password sono il primo baluardo di difesa contro accessi non autorizzati e intrusioni nel nostro mondo digitale. Sono le chiavi virtuali che proteggono le porte di indirizzi email, account bancari, profili social e molto altro ancora. Numerose violazioni dei dati personali sono strettamente legate alle pratiche di protezione delle password. Gli attacchi informatici spesso si concentrano su database non adeguatamente protetti e sfruttano la debolezza delle credenziali di autenticazione archiviate in modo non sicuro. Ecco perché occorre evitare l’utilizzo di password comuni e prevedibili come “123456“ che facilitano il lavoro dei cybercriminali. Inoltre, l’abitudine diffusa di utilizzare la stessa password per diversi servizi online aumenta i rischi per gli utenti. Con l’obiettivo di elevare gli standard di sicurezza nel mondo digitale, l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) e il Garante per la protezione dei dati personali hanno collaborato per sviluppare specifiche Linee Guida in materia di conservazione delle password. Queste indicazioni forniscono suggerimenti fondamentali sulle misure tecniche da adottare, delineando un percorso per proteggere le credenziali di autenticazione e prevenire le violazioni dei dati personali. L’obiettivo è quello di fornire raccomandazioni sulle funzioni crittografiche ritenute attualmente più sicure per la conservazione delle password, in modo da evitare che le credenziali di autenticazione (username e password) possano venire violate e finire nelle mani di cybercriminali, per essere poi messe online o utilizzate per furti di identità, richieste di riscatto o altri tipi di attacchi. Un percorso virtuoso per rendere il cyberspazio un luogo più sicuro per tutti.

*Docente di Diritto dell’informazione all’Università Cattolica

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