Arrivano alla spicciolata, giovani e anziani. Qualcuno piange per l’emozione. "Non ci credevo più. E invece succede sul serio". Gli abitanti della Melghera corrono a godersi la demolizione, la fine della convivenza con la cattedrale nel deserto spacciata "per una grande opportunità di crescita, 30 anni fa, e invece è stato un incubo". Per togliersi dalla vista l’orrore dell’hotel abbandonato sempre più fatiscente hanno fatto di tutto: proteste, incontri, petizioni. Il Comune ha coinvolto il Comitato di quartiere in ogni passaggio: "Abbiamo condiviso il percorso e informato tutti del contenuto del piano di rinascita", ricorda il sindaco Ermanno Zacchetti che era venuto a spiegare la metamorfosi al rione, a febbraio. Dopo un lungo stallo si era rimesso tutto in moto a fine 2019, quando un gruppo di famiglie aveva chiesto all’Amministrazione di sondare le intenzioni della proprietà, cambiata nel frattempo. L’auspicio era che il comparto venisse trasformato secondo il principio dell’highest and best use, massimo e miglior utilizzo. Il pressing dell’opinione pubblica è stato decisivo. "Ora possiamo dire che comincia davvero una nuova era". Bar.Cal.
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