Milano – La segretaria di un medico di base di Milano è stata arrestata, nell'ambito di un'inchiesta dei carabinieri del Nas, per “cessione di stupefacenti e truffa aggravata”. Sarebbe riuscita a far arrivare “medicinali, anche stupefacenti, verso le zone del suo Paese di origine, ossia l'Ucraina”. Tra questi il “Tramadolo, molecola recentemente inserita in tabella stupefacenti e famosa con l'appellativo giornalistico di ‘droga del combattente’, per gli effetti euforici prodotti dal suo uso improprio”.
Come funzionava la truffa
La donna finita in carcere – spiega la Procura – aveva “la disponibilità delle credenziali di accesso del medico nell'applicativo che consente di generare le cosiddette ricette elettroniche dematerializzate. E illecitamente prescriveva farmaci, anche a effetto stupefacente, verso suoi conoscenti e connazionali, senza alcuna visita medica preventiva e utilizzando i dati di pazienti del tutto ignari tra gli assistiti dello stesso medico”.
Danno al Sistema sanitario
Così, riusciva a fare "incetta” di farmaci, tra cui la “droga del combattente”, e a farli arrivare in Ucraina. Le indagini hanno accertato “un rilevante danno economico al Sistema sanitario nazionale, in quanto nella scelta degli ignari intestatari delle ricette si prediligevano soggetti che beneficiavano di varie esenzioni”.
Ricette false
La segretaria, spiegano gli inquirenti, "avvalendosi di suoi connazionali, avrebbe più volte, sistematicamente” esportato in Ucraina quei farmaci, tra cui la “droga del combattente”, reperiti con quelle ricette false.