"Vi chiediamo un aiuto per poter ripartire. Un contributo anche piccolo da parte di tutti farà la differenza". E in effetti sta succedendo. Decine di aficionados hanno risposto in queste settimane all’appello lanciato l’11 giugno scorso dal circolo Arci "La Scighera" di via Candiani, alla Bovisa: ieri i gestori dello storico spazio culturale hanno annunciato che la raccolta fondi ha già raggiunto quota 6.800 euro. "Con queste prime donazioni – si legge nel post sui social – abbiamo potuto iniziare a pagare le utenze e i costi fissi dei mesi di chiusura forzata, oltre alla commercialista per la presentazione annuale del bilancio". E ancora: "Noi ci stiamo impegnando con tutte le nostre forze sul fronte dell’affitto, consapevoli che per quelle cifre non possiamo contare solo sul sostegno dei soci. Abbiamo partecipato a due bandi piuttosto sostanziosi, di cui sapremo gli esiti a luglio e settembre, vi terremo aggiornati!". Infine, il ringraziamento a tutti i fedelissimi, citati uno per uno in un lungo elenco: "Grazie di cuore a tutte e tutti voi che ci avete voluto donare due birre... e a volte due bottiglie di vino, e a volte anche ricche cene da otto persone! Il vostro sostegno umano ed economico è fondamentale, il sapere che ci siete ci riempie di entusiasmo e voglia di ripartire". Le informazioni sulla raccolta fondi sono disponibili sul sito www.lascighera.orgsostenti-la-scighera.
Per un circolo Arci che cerca di non alzare bandiera bianca, ce n’è uno, l’Ohibò di via Benaco, che ha già abbassato la saracinesca, messo in ginocchio dagli effetti disastrosi del Covid: "Abbiamo provato in tutti i modi a resistere, ma per noi che siamo un’associazione non profit, nonostante il canone d’affitto agevolato per la pandemia, è stato impossibile sopravvivere e rialzarci", l’amaro saluto di inizio giugno.
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