ANDREA GIANNI
Cronaca

La rivoluzione rosa della Procura: "Un modello tutto da costruire"

Francesca Nanni, prima donna a Milano: non imporrò nulla. Il nuovo ruolo? Soddisfatta e un po’ preoccupata

Francesca Nanni, nuovo procuratore generale di Milano

Milano, 5 dicembre 2020 - "Nella mia vita professionale ho sempre fatto da apripista, forse è un segno del destino". Il nuovo procuratore generale di Milano Francesca Nanni è abituata a essere la prima donna a ricoprire ruoli prima di lei affidati solo a magistrati uomini, scalfendo differenze di genere che ancora permangono ai vertici degli uffici giudiziari.

Un "tetto di cristallo", come l’ha definito Marta Cartabia dopo la sua elezione a presidente della Corte costituzionale, che Nanni ha rotto più volte. Dagli inizi della carriera alla Procura di Sanremo, negli anni ’80 popolata solo da uomini, è stata fra i vari incarichi il primo procuratore donna a Cuneo nel 2010, poi ai vertici della Procura generale di Cagliari, infine nello stesso ruolo a Milano. Occuperà a 60 anni – prima volta per una donna nel capoluogo lombardo – l’ufficio del pubblico ministero presso la Corte d’Appello che in passato fu guidato da magistrati come lo storico capo del pool di Mani Pulite Francesco Saverio Borrelli. Tutti uomini, fino alla sua nomina da parte del Csm, seguita da decine di messaggi da parte della politica e dell’ambiente giudiziario milanese. Traguardo in un percorso partito dall’indagine sul sequestro di persona a scopo di estorsione dell’imprenditore Claudio Marzocco, che negli anni l’ha vista coordinare importanti operazioni contro le infiltrazioni mafiose in Liguria e il terrorismo di matrice islamica.

Procuratrice Nanni, viene salutato come un evento eccezionale un fatto che in Italia nel 2020 dovrebbe essere normale. Resta ancora tanta strada da percorrere per la parità di genere. "Ogni volta si fanno piccoli passi avanti. Nella mia vita professionale in questo senso ho sempre fatto da apripista: a Sanremo, a Genova, Cuneo e Cagliari. Forse è il mio destino. Quello che posso dire è che cercherò di meritarmi la stima che il Csm ha espresso nei miei confronti". Una nomina che ha diviso il Csm. Quattordici voti per lei contro gli otto andati all’ex consigliere Fabio Napoleone, già procuratore di Sondrio e ora sostituto pg a Milano. Si troverà a lavorare con il suo diretto concorrente. "Il dottor Napoleone è un magistrato molto valido ed esperto. Sono sicura che con lui ci sarà una collaborazione proficua. Per me la sua esperienza sarà sicuramente utile, così come quella degli altri colleghi che spero di incontrare il prima possibile". Quando avverrà il suo insediamento? "Di solito in questi casi ci vogliono un paio di mesi. Io spero, tenuto conto dell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, di accelerare i tempi per mettermi al lavoro al più presto a Milano". Per lei è la prima volta in servizio nel capoluogo lombardo. Come ha accolto il voto del Csm? "È stata sicuramente una grande soddisfazione personale, ma nello stesso tempo un impegno professionale importante e impegnativo. Un forte stimolo per dare il massimo e cercare di meritare la stima che molte persone hanno espresso in queste ore. E c’è anche una dose di preoccupazione per la complessità di un incarico che svolgerò con il massimo impegno". Come sarà il suo primo approccio? "Avendo cambiato tre distretti nella mia vita professionale, ho imparato che all’inizio bisogna prendere tempo per conoscersi e avviare un dialogo. Inizierà una fase di osservazione e di conoscenza di questa nuova realtà, anche per capire se ci sono aspetti che possono essere migliorati. Non arrivo per imporre un modello predefinito, ma per costruirne uno attraverso il dialogo". La Lombardia è la regione italiana più colpita dalla pandemia, che ha avuto le sue ripercussioni anche sul funzionamento degli uffici giudiziari. "Arrivo a Milano in un momento difficile, in piena emergenza sanitaria. Le conseguenze sull’attività giudiziaria sono pesanti, e anche queste rende gravoso il compito. Spero che si possa tornare, nel tempo più breve possibile, alla normalità".