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Cronaca

La Regione e il futuro di Trenord. Fontana: "Noi al 51%". Le Fs aprono. Censure delle Autority sul contratto

Il presidente lombardo rilancia il progetto di abbandonare la governance duale: vogliamo l’1% in più. Art e Garante critiche sugli accordi tra Giunta e azienda: serve una gara sui bus e sul 15% delle tratte.

La Regione e il futuro di Trenord. Fontana: "Noi al 51%". Le Fs aprono. Censure delle Autority sul contratto

La Regione e il futuro di Trenord. Fontana: "Noi al 51%". Le Fs aprono. Censure delle Autority sul contratto

Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, torna ad evidenziare la necessità di un cambio nella governance di Trenord, l’azienda ferroviaria lombarda ora a guida duale in quanto controllata al 50% dalla stessa Regione, attraverso FNM Spa, e al 50% dalle Ferrovie dello Stato, attraverso Trenitalia. Da anni sorgono e tramontano voci e progetti di una Trenord a guida regionale, con Palazzo Lombardia che salga almeno al 51% del pacchetto. Uno scenario sul quale Fontana è tornato in occasione del G7 dei Trasporti, ospitato ieri all’Auditorium Testori. "La Lombardia – ha detto il governatore – vuole assumere un ruolo più importante in materia di mobilità. Vuole essere un player che possa competere a livello internazionale nell’ambito del trasporto. Per fare questo, il primo passo è quello di avere la piena governance di Trenord, attraverso un accordo con Ferrovie dello Stato per ottenere quell’1 per cento che ci consentirebbe di avere la governance completa di questa importante società". Parole chiarissime. "Fatto questo – ha aggiunto il presidente della Regione – si potrebbe aprire una riflessione con tutti i principali attori della mobilità presenti in Lombardia per creare massa critica e un partenariato credibile e ambizioso in grado competere nel panorama internazionale. Un vero e proprio cluster del trasporto a livello regionale". Dall’altro socio non arriva una chiusura, perlomeno non ufficialmente: "Il presidente ha detto che vuole riacquistare l’1%. Se ne può parlare, bisogna parlarne nei tavoli giusti": così ha replicato l’amministratore delegato delle FStato, Luigi Ferraris.

Intanto sul contratto di servizio sottoscritto dalla stessa Regione e da Trenord arriva una doppia censura da parte dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti (Art) e dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. In sintesi, tali Autorità fanno presente che l’affidamento dei servizi su gomma di Trenord (gli autobus) sarebbe dovuto avvenire tramite gara e ravvisano la contraddittorietà di quanto riportato nel contratto di Servizio, nel quale da un lato di dice che da qui alla scadenza dello stesso si valuterà l’indizione di tale gara, dall’altro però si assicurano a Trenord tutte le risorse necessarie a portare avanti il servizio bus per tutta la durata del contratto. Altra contestazione mossa dalle Autorità: si deve prevedere una gara per almeno il 15% del servizio ferroviario gestito da Trenord. Da qui le parole di Simone Negri, consigliere regionale del Pd: "La Regione sta cercando in tutti i modi di evitare l’inevitabile, vale a dire le gare per il trasporto pubblico. Ma le formulazioni equivoche del contratto di servizio non sono sfuggite alle autorità terze".

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