ROBERTA RAMPINI
Cronaca

La Raben Sittam tira dritto A rischio 18 posti di lavoro

Procedura di licenziamento collettivo: gli incontri conclusi con una fumata nera

di Roberta Rampini

Procedura di licenziamento collettivo per 18 dipendenti alla Raben Sittam sr di Cornaredo. La multinazionale della logistica, azienda leader nel mercato del trasporto groupage internazionale, terrestre, marittimo e aereo ha annunciato nei giorni scorsi alla Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti Lombardia la volontà di ridurre il personale amministrativo, impiegato nella fatturazione diretta e indiretta per "delocalizzare all’estero un altro pezzo delle attività svolte nella sede di via Monzoro". Gli incontri successivi all’annuncio dei licenziamenti si sono conclusi con una fumata nera, la richiesta dei sindacati di ritiro della procedura e adozione di strumenti alternativi per salvaguardare tutti i posti di lavoro, non è stata accolta. In azienda è stato proclamato lo stato di agitazione e si prepara una giornata di sciopero. "Riteniamo grave la condotta aziendale con questa seconda iniziativa di delocalizzare un ulteriore pezzo della Società presso la casa madre in Polonia, gravissima la volontà di riversare sui lavoratori le conseguenze di queste scelte - denunciano le segreterie regionali Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti Lombardia -. Com’è noto Raben Sittam srl è alla seconda procedura di licenziamento, con l’aggiunta di una disastrosa gestione dell’internalizzazione del magazzino, culminata con il reintegro dei lavoratori, imposto dal giudice". Il sospetto dei sindacati è lo spostamento del settore della contabilità e progettazione in Polonia sia l’inizio di un processo di delocalizzazione di altre attività. Due anni e mezzo fa quando il gruppo Raben aveva acquisito la maggioranza della Sittam, storica società di spedizioni che impiega 180 dipendenti, era stata aperta la procedura di licenziamento collettivo per 20 addetti amministrativi su 38. Solo dopo la mobilitazione dei lavoratori la Raben aveva individuato soluzioni alternative. Ora la storia si ripete.

"Ci chiediamo se le istituzioni possano accettare che una multinazionale possa liberamente licenziare per scelte autonome di riorganizzazione e contemporaneamente possa ottenere finanziamenti pubblici (cassa integrazione) per far fronte alla crisi e operi addirittura nuove assunzioni - aggiungono i sindacati -. Riteniamo tutto questo grave e sprezzante nei confronti dei lavoratori e chiediamo l’immediato intervento di tutte le istituzioni, solo una risposta ferma e risoluta può fermare la volontà di Raben Sittam srl di mettere sul lastrico 18 famiglie". In risposta a questo appello nelle scorse ore i deputati lombardi del MoVimento 5 Valentina Barzotti e Riccardo Olgiati, hanno presentato un’interrogazione ai ministri del Lavoro e dello Sviluppo Economico per chiedere di "adottare iniziative volte alla salvaguardia dei posti di lavoro di questa azienda che fa parte di una multinazionale storica e strutturata". Anche il sindaco Yuri Santagostino appresa la notizia si è attivato per conoscere le intenzioni della multinazionale e difendere i posti di lavoro.