
Promossi al concorso ma senza cattedra: gli insegnanti "idonei" chiedono che vengano cambiate i criteri di assegnazione dei posti
MILANO – Una petizione, con oltre 22.100 firme, indirizzata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al ministro Giuseppe Valditara per chiedere di creare una graduatoria a esaurimento con quanti hanno passato il primo concorso Pnrr scuola, ma non verranno assunti e dovranno “rifare tutto daccapo“. Una nuova ondata di ricorsi già annunciata. E una diversa forma di protesta: “Diserteremo in massa il prossimo concorso”.
Parte dalla Lombardia - sempre a caccia di insegnanti - l’ultima battaglia contro il precariato cronico nella scuola. I posti a bando in regione sono 3.741 per le primarie (1.339 su posto comune e 2.402 nel sostegno); 342 nelle scuole dell’infanzia; 2.219 alle medie (1.038 per la materia e 1.181 sul sostegno) e 2.567 alle superiori (di cui 72 sul sostegno e tutti gli altri divisi per le diverse discipline, per alcune sono pochissimi i posti a bando, come per spagnolo alle medie e scienze giuridico-economiche, che ne hanno cinque a testa).
Il concorso è “one shot“: non è prevista alcuna “lista d’attesa“ in base ai punteggi ottenuti. Così chi ha passato scritto e orale - già insegna ogni anno come supplente - ma non rientra nel contingente previsto, si dovrebbe rimettere subito a studiare per un altro concorso che dovrebbe essere indetto a settembre per stabilizzare altri 24mila posti (spendendo anche altri soldi per la preparazione e rimettendo in moto la macchina delle commissioni). “È surreale – racconta Anna Barattoni, insegnante milanese –. Siamo in tantissimi in questa situazione. Io ho passato entrambe le prove, con un buon punteggio, e dopo mille peripezie e spese, tra corsi, treni in ritardo e l’orale a Morbegno quando c’era l’allerta ’rossa’ per il maltempo in tutta l’area Nord. Ma sono in servizio da “soli“ quattro anni e contano anche quelli per il punteggio finale. Quindi per pochissimi punti non solo non sarò stabilizzata a settembre, ma dovrò ritentare il concorso tra un anno. E nel frattempo mi chiameranno a lavorare come sempre, perché i posti scoperti ci sono e si fanno fatica a trovare insegnanti in Lombardia. Una beffa”. Così, insieme ad altri 5.500 insegnanti del Gruppo Nazionale Idonei Concorso Infanzia Primaria 2023 ha sottoscritto una lettera-appello.
“La prospettiva di ulteriori due concorsi, di cui uno previsto per l’autunno 2024, appare ingiusta e demotivante, considerando che abbiamo già superato lo stesso concorso, dimostrando di possedere le conoscenze e le competenze necessarie – scrivono –. La maggior parte di noi lavora già nella scuola come supplente, rispondendo alle esigenze quotidiane del sistema scolastico". "L’istituzione di una graduatoria di merito rappresenterebbe una soluzione più efficiente e vantaggiosa per tutti" a maggior ragione nelle regioni, come la Lombardia, dove le graduatorie sono già esaurite. “Chiediamo anche noi di riconsiderare le regole del gioco – sottolinea Massimiliano Sambruna, Cisl Scuola Milano –, considerando che i tempi dei concorsi sono lunghi e c’è necessità di reclutare e stabilizzare. Auspichiamo ci si possa ancora ragionare”.
Quest’anno le persone nel limbo sono ancora di più: "Per la prima volta in Lombardia ha passato lo scritto il 91% dei candidati, ci sono annate in cui si arrivava all’8%. Dovrebbe esserci un equilibrio nella selezione. Si può poi ragionare sulla valutazione anche in itinere, ma la stabilizzazione fa bene a tutti, in primis agli alunni".