
Piazzale Lodi, la protesta contro il super: "Migliorate le nostre condizioni"
Sindacalisti e un gruppo di lavoratori dei supermercati Coop Lombardia in presidio, ieri, in piazzale Lodi a Milano, nella giornata di sciopero contro "lo stallo nelle trattative nel percorso per la ricostituzione del contratto integrativo". I punti vendita, nella giornata clou per la spesa di Natale, sono rimasti aperti. Ma i lavoratori che hanno aderito allo sciopero, scesi in piazza con i sindacati Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs, hanno voluto lanciare un messaggio, usando la celebre canzone di Mina come colonna sonora: "Parole, soltanto parole, tra noi ....".
"Questa situazione si traduce in problemi concreti come la mancanza di orari e turni di lavoro certi, perché vengono variati di volta in volta – spiega Francesco Crispo, funzionario Uiltucs – e in una organizzazione del lavoro non ben definita. Sono stati cancellati inoltre quegli incentivi che erano una boccata d’ossigeno per tanti lavoratori". Solo in Lombardia Coop conta circa 4200 dipendenti. Coop ha replicato, con una nota, ai sindacati: "Nell’ultimo incontro in data 16 novembre 2022 la Cooperativa aveva dichiarato la propria disponibilità a dar seguito ad una proposta promossa proprio dalle organizzazioni sindacali. In virtù di questa disponibilità da parte della Cooperativa i tre segretari avevano dichiarato di voler fare un passaggio con i propri delegati. La Cooperativa da quella data non ha più ricevuto alcuna comunicazione da parte delle organizzazioni sindacali". Lo scorso primo ottobre il Cda ha approvato il "rinnovo del Regolamento sui trattamenti di miglior favore rispetto a quanto previsto nel Contratto Nazionale, che oltre a garantire le condizioni retributive migliorative già contenute nei pregressi contratti integrativi, ha ampliato l’applicazione di tutta la parte welfare. Per Coop Lombardia non può esistere un confronto che non sia fondato su principi imprescindibili quali coerenza, trasparenza e correttezza reciproca nei rapporti". A.G.