BARBARA CALDEROLA
Cronaca

“La piccola Mozart”, parità di genere fra i banchi

Parità di genere fra i banchi, Cernusco sceglie la storia dei due fratelli Mozart per estirpare dai cuori...

Laboratori e palcoscenico con Ensemble Teatro In scena per le scuole «La piccola Mozart» all’Agorà

Laboratori e palcoscenico con Ensemble Teatro In scena per le scuole «La piccola Mozart» all’Agorà

Parità di genere fra i banchi, Cernusco sceglie la storia dei due fratelli Mozart per estirpare dai cuori l’ombra della discriminazione. Wolfgang, il genio, aveva una sorella, anche lei musicista, Nannerl, ma non poté continuare gli studi perché donna. Una vicenda che insegna ai ragazzi a non cadere nella trappola del pregiudizio tra laboratori e palcoscenico con Ensemble Teatro, in scena per le scuole "La piccola Mozart" all’Agorà. "Educare su questi temi è una sfida e una grande responsabilità", ha detto la vicesindaca Paola Colombo durante l’iniziativa. Il percorso è stato messo a punto da Debora Comito, assessore alle Pari opportunità, per i più piccoli: scuola dell’infanzia ed elementari "un progetto di sensibilizzazione fin dalla più tenera età contro i preconcetti". Perché non esistono cose da uomini e cose da donne. I bambini hanno partecipato a momenti musicali e sul tema dei diritti grazie alla scoperta della vicenda dei celebri fratelli. A fine cammino lo spettacolo che "ha messo sotto i riflettori in modo semplice le differenze di trattamento riservate ai due, solo a causa del loro sesso". "Vedere l’entusiasmo e la curiosità negli occhi dei bambini è stata la conferma di quanto sia fondamentale continuare a investire in progetti che promuovano il rispetto e l’uguaglianza, opportunità di oggi che diventino diritti garantiti per il futuro", sottolinea Colombo.Uno dei progetti messi in campo dall’Amministrazione per colmare la differenza. L’altro, sempre di impronta culturale, ma di grande impatto nella vita di tutti i giorni, è stato dedicare le vie della città a 20 donne importanti, "ma troppo spesso dimenticate". E così anche la toponomastica ha un ruolo nella battaglia. Frida Kahlo, Tina Anselmi, Ilaria Alpi, Mia Martini, Artemisia Gentileschi, Lina Merlin, Fernanda Wittgens, Irma Bandiera, Lidia Menapace, le sorelle Mirabal, Helen Keller, Michela Murgia, Lea Garofalo, Mahsa Amini, Rosa Parks, Hannah Arendt, Ipazia D’Alessandria, Emanuela Loi e Samia Yusuf Omar. Artiste, politiche, filosofiche, giornaliste, testimoni di giustizia, attiviste, storiche, agenti di scorta morte in servizio. Tante facce diverse, un cuore solo in città che batte per loro. Una mostra organizzata con le scuole ne ha recuperato la memoria. La lotta alla disuguaglianza è il filo rosso che unisce entrambe le iniziative.