
Ristoranti, pub e bar sono fra le attività maggiormente penalizzate dalle restrizioni imposte dai nuovi decreti e dalle ordinanze regionali degli ultimi giorni. Al Piatto d’Oro di Furato, frazione di Inveruno, la famiglia Ghiringhelli deve ogni giorno fare i conti con le disdette di prenotazioni che dalla scorsa settimana, stanno piovendo a raffica. "Matrimoni, cresime e comunioni erano i nostri eventi di riferimento in questi mesi - racconta Giulio, 72enne fondatore del ristorante -. Adesso quasi nessuno si azzarda ad organizzare i banchetti. I clienti hanno paura e non vogliono scontentare nessuno, quindi preferiscono rinviare tutto a fine emergenza".
Al civico 2 di via Alfieri il clima non è dei migliori: quattro degli otto figli del titolare impegnati tra servizio ai tavoli e cucina non nascondono una certa preoccupazione. Il ricordo delle serrande abbassate per oltre un mese la scorsa primavera è ancora vivo nella loro mente e continua a fare paura. Mentre l’attività infrasettimanale è ripresa con un certo vigore grazie ai pranzi di lavoro, la tavolate del fine settimana faticano a farsi vedere. "Non abbiamo mai registrato in passato un calo pesante della clientela - prosegue Giulio Ghiringhelli -. Il nostro stile e la nostra cordialità hanno sempre contraddistinto il locale". Anche se i numeri fatti registrare un anno fa sono molto diversi da quelli di oggi, in casa Ghiringhelli si guarda al futuro con quell’ottimismo frutto di oltre mezzo secolo d’ininterrotta attività.
Paolo Mattelli