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La nuova vita dei Chiostri per il rilancio di Milano

Riqualificazione dei gioielli rinascimentali promossa da Regione e Comune. Una mostra e il premio RO Plastic 2020 aprono a una fruizione privata sostenibile

I due chiostri, i loggiati e i giardini - nel complesso monumentale che ospita il museo nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci - tornano al loro splendore grazie a un’opera di riqualificazione promossa da Regione Lombardia e Comune di Milano. E sono già restituiti alla vita, con il progetto internazionale "RoGuiltlessplastic" a cura della gallerista Rossana Orlandi, inaugurato ieri. In occasione della Milano Design City, fino a domenica, i Chiostri - gioielli rinascimentali - ospitano due mostre dedicate alla responsabilità sociale del Design. La prima è “We Are Nature“. "Noi facciamo parte della natura. Se distruggiamo la natura distruggiamo noi stessi. Le opere illustrano le possibilità tecnologiche di cui disponiamo per garantire la salvaguardia del pianeta", spiega Orlandi. C’è anche “RO Plastic Prize 2020“, premio internazionale dedicato ai temi del riuso e del riciclo della plastica con l’esposizione dei progetti dei finalisti. Un’iniziativa pensata anche per la città che vive un momento non facile: "Milano ci ha dato molto e noi dobbiamo dare molto per la rinascita di Milano. Non sono mancati entusiasmo e partecipazione da designer, artisti, creatori e ricercatori, con 1.800 proposte da tutto il mondo, solo per il premio dedicato ai giovani", spiega la gallerista. Per l’assessore alla Cultura della Regione Stefano Bruno Galli è il momento di riscoprire l’"audacia". "Bisogna puntare sulla domanda interna dei cittadini lombardi".

Una linea appoggiata dal direttore generale del Museo della Scienza, Fiorenzo Galli: "Seguirà un progetto illuminotecnico che interesserà i giardini e la valorizzazione della parte archeologica". "I due Chiostri potranno ampliare la loro funzione storica con una fruizione anche privata che ne rende sempre più sostenibile la gestione", ha concluso l’assessore alla Cultura del Comune, Filippo Del Corno.

Annamaria Lazzari